Ha cosparso di gasolio l’abitazione, dove si trovavano anche la moglie e i due
figlioletti, minacciando di appiccare le fiamme: solo l’intervento di un maresciallo dei carabinieri, che si è tolto la
divisa per dimostrare di essere disarmato prima di entrare in
casa, ha permesso di evitare la tragedia ieri sera in una
borgata a Scandiano.
L’autore del gesto, un autista 43enne di origine campana, è
stato poi bloccato dal sottufficiale e da altri carabinieri. Nei
suoi confronti è stato disposto il trattamento sanitario
obbligatorio. Nel frattempo i due figli, all’insaputa del
genitore, erano riusciti a uscire dall’ appartamento tramite una
finestrella di un locale sul retro. I militari, durante le
trattative, a scopo precauzionale avevano fatto sgomberare anche
gli edifici attigui.
L’allarme è stato dato dai vicini. Dopo essersi impregnato
di gasolio e averlo cosparso nell’intera abitazione, l’uomo si
é affacciato a torso nudo sul balcone, armato di coltello, con
accendino e sigaretta accesa, minacciando di appiccare le
fiamme.
Alla base del folle tentativo pare ci fosse la rabbia
nei confronti della moglie, che a suo dire si era ingelosita
perché lui si era dedicato con particolare interesse alle
‘chat’ su internet. I carabinieri sono intervenuti in forze, con
i militari della Tenenza di Scandiano e del Reparto operativo
reggiano, coordinati dal maggiore Michele Cozzolino, iniziando
una delicata mediazione.
Dopo circa tre quarti d’ora di trattative l’uomo si è
mostrato disponibile ad aprire la porta e il comandante della
Tenenza, il maresciallo Nicola Palladino, si è spogliato per
far capire che era disarmato. Quando il 43enne ha aperto la
porta ha però cercato ugualmente di colpire il sottufficiale,
lanciandogli contro un coltello, ma il tentativo fortunatamente
é andato a vuoto. A quel punto il maresciallo, coadiuvato dagli
altri militari, è riuscito a bloccare l’uomo e a portarlo in
caserma. Nel solaio della casa, posta su due livelli
completamente cosparsi di gasolio, i carabinieri hanno poi
‘liberato’ la moglie.