Federfarma Modena, l’associazione provinciale dei titolari di farmacia, interviene nel dibattito in corso sulla definizione dei contenuti del nuovo Piano Attuativo Locale, documento che regolerà nella nostra provincia la programmazione sanitaria dal 2011 al 2014; e lo fa suggerendo alcuni temi sui quali avviare un confronto. Nucleo centrale delle proposte sono i servizi di natura socio-sanitaria che sono forniti direttamente sul territorio, riducendo quindi gli spostamenti dei pazienti e dei loro familiari, migliorando la qualità e la personalizzazione dell’assistenza, soprattutto nel caso di malati cronici.

“Siamo disponibili a sviluppare percorsi e forme di collaborazione che possano contribuire a valorizzare ulteriormente il cosiddetto ospedale invisibile, che consente di avvicinare i servizi alla gente. Chiediamo però un coinvolgimento ancora più ampio sin dalla fase decisoria e per questa ragione nei giorni scorsi oltre a consegnare alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della provincia di Modena un documento contenente una serie di riflessioni e proposte, abbiamo avanzato la richiesta di essere tra i soggetti protagonisti anche della fase di stesura dei contenuti del futuro Piano Attuativo Locale.” È il commento del presidente provinciale di Federfarma Modena, Silvana Casale, dopo l’incontro tenutosi nei giorni scorsi tra l’Associazione dei titolari di farmacia, il presidente della Provincia Emilio Sabattini e l’assessore del comune di Modena, Francesca Maletti.

Apertura quindi rispetto al metodo adottato – caratterizzato dal coinvolgimento sia degli addetti ai lavori, sia dei cittadini – piena disponibilità a collaborare, ma anche volontà di non essere dei semplici notai, che ratificano decisioni assunte senza alcun coinvolgimento.

L’incontro si è svolto in un clima positivo ed ha offerto anche l’occasione per mostrare preoccupazione rispetto a possibili scelte organizzative che se attuate, potrebbero indebolire, oltre che allontanare alcuni servizi sanitari dai luoghi di residenza dei cittadini. I timori riguardano soprattutto il rischio che la concentrazione dei servizi territoriali in un unico luogo, attraverso la creazione della Casa della salute possa determinare la sparizione d’importanti punti di riferimento, quali appunto i medici di medicina generale e le farmacie nelle zone periferiche.

“Siamo convinti che il nuovo Piano Attuativo Locale debba avere tra i suoi punti cardine l’ulteriore potenziamento dei servizi sanitari sul territorio per portare a casa delle persone, o quantomeno avvicinare, le risposte assistenziali tutte le volte che è possibile. Si tratta di un risultato che può essere ottenuto attraverso il coinvolgimento sempre più stretto anche delle farmacie del territorio. Sappiamo che sarà molto difficile trovare un punto di equilibrio tra scelte organizzative ottimali, le crescenti attese dei cittadini e le risorse a disposizione, ma proprio per questo occorre rafforzare le collaborazione con tutti i soggetti che contribuiscono a garantire l’assistenza sanitaria” prosegue Silvana Casale.

Desiderio quindi di essere parte attiva attraverso proposte sulle quali lavorare insieme. Tra i temi individuati sui quali confrontarsi la gestione della domiciliazione del paziente; in particolare per quello che riguarda l’Assistenza Domiciliare Programmata (ADP), l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) e il Progetto Diabete, ovvero la gestione integrata del paziente diabetico sul territorio. Grazie alla capillare distribuzione delle farmacie, che permetterebbe un’interazione ottimale con i Medici di Medicina Generale che hanno in cura i pazienti, si potrebbe garantire un’assistenza più attenta alle esigenze dei malati e dei familiari e offrire una valida alternativa al ricovero ospedaliero, assicurando la necessaria continuità assistenziale.

“Auspichiamo che questa nostra disponibilità possa essere utile nella costruzione di una sanità ancora più soddisfacente e, soprattutto, a misura di persona. Per permettere a tutti di conoscere le nostre proposte, nei prossimi giorni invieremo un documento alla Conferenza Territoriale affinché sia pubblicato sul sito dedicato al nuovo Pal, www.pal.provincia.modena.itconclude Silvana Casale.