Martedì 13 luglio alla Gabella di via Roma appuntamento alle ore 18.30 per un incontro-presentazione del volume “L’analisi della pièce e del ruolo mediante l’azione” di Marija Knebel. Il volume sarà presentato da Alessio Bergamo (curatore del volume) e Valeria Ottoleghi (critico teatrale), un evento particolarmente importante per le compagnie teatrali locali e gli appassionati di teatro che vogliono confrontarsi con Marija Knebel che è stata una figura centrale del teatro russo del dopoguerra. Allieva di Michail Cechov, Stanislavskij e Nemirovic-Dancenko, attrice del Teatro d’Arte di Mosca, una delle prime registe donna in Russia, collaborò come insegnante all’ultima impresa sperimentale di Stanislavskij (lo Studio del 1935-1938). In non piccola parte è anche suo il merito se l’insegnamento di questo maestro in Russia si è salvato dalla canonizzazione dogmatica che aveva subito sotto Stalin. La Knebel’ vi ha contribuito con le sue regie, con l’opera di educatrice di registi e coi suoi libri che, a partire da quello che qui presentiamo, raccontano come Stanislavskij praticava, realmente, il suo sistema. Ci ha trasmesso un sapere concreto e al tempo stesso vivo, mobile, che ancora oggi è alla base dei programmi di studio degli istituti di formazione teatrale russi.

Scritto nel 1959, all’epoca del “disgelo”, in un momento in cui il teatro periferico che lei dirigeva aveva raggiunto un successo e una visibilità enormi, questo libro è una sorta di postilla a Il lavoro dell’attore sul personaggio di Stanislavskij (uscito in Russia solo due anni prima) e anche a un suo ipotetico e mai scritto Il lavoro del regista sulla pièce. Sulla base della sua esperienza accanto a Stanislavskij e del suo lavoro di regista e pedagoga (e con l’aggiunta di altre conoscenze estrapolate dal lavoro di regista assistente a fianco di Nemirovic-Dancenko), Marija Knebel’ riorganizza gli elementi a sua disposizione e ci mette a conoscenza di una metodologia mobile, elastica di come intraprendere le prove di un testo. Al centro di questa metodologia, però, non c’è il testo, ma l’azione dell’attore, la creatività dell’attore che improvvisa. Come poter costruire dei ruoli improvvisando? Di quali strumenti dotarsi perché le improvvisazioni siano utili? Come devono prepararsi, registi e attori, a questo lavoro? A cosa fare attenzione mentre si svolgono le improvvisazioni? Come correggerle e andare avanti? Di ciò tratta questo libro essenziale per comprendere a fondo e applicare l’insegnamento di Stanislavskij. Cosa faceva, esattamente, il Maestro nel suo ultimo periodo di lavoro? Come lavorava al ruolo e alla pièce? Che è successo in Russia dopo la sua morte e successiva canonizzazione? Chi e come ha reso possibile che quell’insegnamento si sviluppasse in maniera viva e continuasse a produrre maestri su maestri? L’analisi della pièce e del ruolo mediante l’azione è un libro che permette al lettore italiano di cominciare a darsi risposte a queste domande, un libro indispensabile agli artisti e agli studiosi di teatro.