Sostenere le imprese per fare ripartire l’economia, investire sulla ricerca applicata e sul capitale sociale e umano e, in particolare, sui giovani, agire contro la crisi in modo coordinato con gli otto Comuni della cintura modenese, valutare sistematicamente l’efficacia delle politiche pubbliche.
Sono le raccomandazioni della Commissione consigliare speciale per il monitoraggio della crisi economica, presieduta dal consigliere Michele Andreana, dopo 11 audizioni tematiche e 35 incontri con i protagonisti del sistema economico modenese.
Il report della Commissione, presentato oggi, lunedì 28 giugno, al Consiglio comunale, fotografa il sistema locale prima e dopo la crisi, confermando la serietà della situazione: i dati del 2009 mostrano, rispetto all’anno precedente, un calo del 24,2% delle assunzioni, un tasso di disoccupazione salito dal 3,3% al 5,2% (circa 20 mila disoccupati in provincia), che per i giovani raggiunge il 21,3%. Nell’industria manifatturiera il fatturato diminuisce del 19,6% e l’export fa segnare un -25,2%, con un impatto particolarmente grave su ceramica, meccanica e mezzi di trasporto. Fortemente colpite le famiglie, come mostra l’aumento di coloro che si sono rivolti ai servizi sociali (33 al giorno nel 2009 contro i 22 del 2007), il quasi raddoppio degli sfratti (1467 nel 2009, di cui 9 su 10 per morosità), l’impennata delle utenze Hera chiuse per mancato pagamento. Tra il 2009 e il 2010 il Comune ha stanziato oltre 1 milione di euro per sostenere il pagamento degli affitti, 140 mila euro per abbassare le rette di asili nido e scuole d’infanzia, 100 mila euro per consulenze alle imprese, 150 mila euro per reinserimenti lavorativi. Oltre 800 mila euro gli investimenti della Provincia, circa un milione dalla Camera di Commercio, 3 milioni dalla Fondazione cassa di risparmio. Sull’efficacia degli interventi straordinari, la Commissione raccomanda tuttavia di aumentare il controllo e il monitoraggio per non rischiare di disperdere risorse.