Sono circa 2 mila i bambini e ragazzi tra zero e 14 anni iscritti quest’anno ai centri estivi organizzati dal Comune di Modena. Per elementari e medie i primi turni sono iniziati subito dopo la chiusura delle scuole, mentre i bimbi sotto i 6 anni potranno frequentare fino alla fine di giugno il proprio nido o scuola d’infanzia e da luglio passare al centro estivo.

Nel 2010, per la prima volta dopo diversi anni, non tutti i posti a disposizione saranno utilizzati. Sono, infatti, occupati circa il 70% degli oltre 1500 disponibili tra elementari e medie e circa il 90% di quelli previsti per nidi e scuola d’infanzia. Alle famiglie che hanno dovuto rinunciare al centro estivo a causa di una comprovata situazione di difficoltà economica – per disoccupazione o cassa integrazione intervenuta dopo la presentazione della domanda – il Comune ha deciso di ridurre la penale prevista in caso di rinuncia tardiva.

“L’impressione è che le persone che hanno perso il lavoro siano aumentate e che sia diminuita la domanda per questo servizio, oppure si sia spostata su servizi di accoglienza dei ragazzi gratuiti o più economici”, spiega l’assessore comunale all’Istruzione Adriana Querzè. “Dopo anni di incremento delle domande, in cui abbiamo dovuto creare nuovi posti anche nel corso dell’estate, per la prima volta si va in controtendenza. Le valutazioni delle famiglie sul servizio continuano ad essere positive, perciò – conclude l’assessore – temiamo che si tratti di un effetto della crisi economica: le famiglie hanno meno disponibilità di denaro ma anche, spesso, più tempo libero per stare con i ragazzi”.

Nei centri estivi, le attività sono differenziate per fascia d’età; puntano sul benessere e sul gioco nei nidi d’infanzia e propongono esperienze più insolite per bambini e ragazzi più grandi. I centri estivi prevedono anche gite e giornate di laboratorio in agriturismo, in fattoria, al campo di educazione stradale di Nonantola, nelle biblioteche cittadine e al Museo della Figurina