E’ stata presentata stamattina in conferenza stampa la mobilitazione della Cgil di Modena contro la manovra del Governo da 25 miliardi di euro di tagli, che si inserisce nella più ampia mobilitazione nazionale Cgil nel mese di giugno.

Sabato 12 giugno manifestazione nazionale a Roma dei pubblici dipendenti, i più colpiti dai tagli, insieme ai lavoratori privati e dei servizi e ai pensionati, “perché la manovra colpisce tutti” hanno detto Vanni Ficcarelli e Tania Scacchetti della Cgil di Modena, insieme ai segretari di categoria Stefano Colombini Flc/Cgil, Marco Bonaccini Fp/Cgil, Luisa Zuffi Spi/Cgil e Erminio Veronesi organizzatore Fiom/Cgil.

Da Modena partiranno oltre 25 pullmann per un totale di 1.500 lavoratori che prenderanno parte sabato pomeriggio 12 giugno alla manifestazione in piazza del Popolo dove parleranno il segretario del sindacato scuola-università-formazione-ricerca Flc/Cgil Domenico Pantaleo e la segretaria del sindacato funzione pubblica Fp/Cgil Rossana Dettori, le conclusioni affidate a Gugliemo Epifani.

Dopo la manifestazione, sarà la volta dello sciopero generale: il Comitato Direttivo nazionale riunito in questi giorni a Roma deciderà la data (probabile venerdì 2 luglio) con manifestazioni territoriali a livello regionale. A sostegno di entrambe le manifestazioni è stata lanciata una sottoscrizione di autofinanziamento fra lavoratori, pensionati, delegati e attivisti modenesi.

Una manovra che la Cgil considera iniqua e sbagliata, non affronta la crisi, è priva di prospettiva, una manovra pesante sul pubblico impiego, allunga per tutti di un anno l’accesso alla pensione, avrà effetti pesanti su servizi e welfare, congela la fragile ripresa.

Ancora una volta è la Cgil a dare rappresentanza ai lavoratori, ai cittadini e pensionati che non accettano di essere i soli a pagare il prezzo di una crisi che non hanno voluto e non hanno provocato e non accettano si tolga la speranza ai giovani sul loro futuro.

La manovra colpisce i dipendenti pubblici perché blocca i CCNL per 3 anni e taglia quelli già sottoscritti. La manovra blocca gli scatti di anzianità agli insegnanti e la contrattazione di 2° livello. Colpisce tutti i lavoratori compresi quelli privati: si sposta di un anno l’accesso alla pensione di anzianità intervenendo sulle finestre di uscita. Viene introdotta un’ulteriore proroga fino al 31/12/2010 (è la quarta) dell’obbligo per le aziende della stesura della relazione sul “rischio stress da lavoro correlato”. Si porta il punteggio per il riconoscimento dell’invalidità dal 74% al 85%, con il rischio di escludere dall’indennità chi ha subito gravi infortuni sul lavoro. Sempre in tema di salute e sicurezza sul lavoro, è prevista la soppressione di un istituto come l’Ispesl che rappresenta uno dei centri più avanzati di ricerca per le misure antifortunistiche nei posti di lavoro. La manovra colpisce i cittadini e i pensionati attraverso i tagli ad Enti locali, Comuni, Province e Regioni, per oltre la metà del valore della manovra, con effetti sulla riduzione dei servizi (non autosufficienza, asili nido…) o sull’aumento della tassazione locale. Di fronte alla crisi economica che oggi produce i suoi effetti più acuti sull’occupazione, si taglia sulla ricerca e l’innovazione, si licenziano i precari nella scuola e nella pubblica amministrazione.

“Questo molto in sintesi – hanno detto i sindacalisti Cgil – dà il segno della manovra approvata dal governo, che colpisce la fascia del lavoro dipendente e dei pensionati, non tocca minimamente le fasce di reddito più alto”.

A sostegno dello sciopero generale e del NO alla manovra finanziaria, la Cgil di Modena si attiverà nel mese di giugno con una capillare campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e nelle leghe dei pensionati, con l’Attivo provinciale di delegati e attivisti il 16 giugno e altri attivi di zona e di categoria. Inoltre sono previsti incontri con le forze politiche, il mondo dell’associazionismo e del volontariato modenese. “Pensiamo sia di fondamentale importanza – hanno detto i sindacalisti Cgil – che in tutti i comuni della nostra provincia vengano convocati Consigli comunali aperti con pronunciamenti contro la manovra del Governo che così pesantemente colpisce i Comuni. Chiediamo ai Comuni di essere protagonisti insieme alla Cgil nel contrasto alla manovra”.

La Cgil accompagna l’iniziativa di protesta con proposte alternative, quali la riduzione delle tasse sui redditi da lavoro e da pensione, una seria e credibile lotta all’evasione fiscale senza ricorso ai condoni, la tassazione delle rendite come negli altri paese UE, l’introduzione della “patrimoniale” sulle grandi ricchezze, la reintroduzione dell’Ici per i redditi alti e l’addizionale Irpef per i redditi oltre € 150.000, l’aumento del dal 5% al 7% della tassazione sui capitali rientrati dall’estero con lo scudo fiscale, un piano per il lavoro soprattutto rivolto ai giovani e la revisione del Patto di stabilità per gli Enti locali.

(Ufficio Stampa Cgil Modena)