In piazza “contro la ‘ndrangheta e contro ogni potere mafioso, per riaffermare la democrazia e la legalità, per la sicurezza e la libertà a Reggio Emilia e in ogni altro luogo”. E’ l’invito che la presidente della Provincia Sonia Masini, il sindaco di Reggio Graziano Delrio ed il presidente della Camera di commercio Enrico Bini rivolgono a tutti i reggiani ed in particolare a sindaci, associazioni di categoria, sindacati, Forum del terzo settore, comitato organizzativo Reggio Emilia 1° marzo 2010, studenti ed insegnanti. L’appuntamento è per sabato pomeriggio, 15 maggio, a partire dalle 14.30 in piazza Prampolini in risposta all’ignobile attentato di sabato notte su cui sta indagando la magistratura.

E proprio su legalità e pericolo di infiltrazioni mafiose, la presidente della Provincia, Sonia Masini, è stata intervista l’altro giorno dagli studenti del liceo classico Ariosto di Reggio impegnati in un laboratorio di telegiornalismo nell’ambito del progetto “Percorsi di cittadinanza e legalità” promosso dal Consorzio cooperativo Oscar Romero. Al progetto – coordinato da Rosa Frammartino – oltre alla giornalista di Telejato Letizia Maniaci partecipano undici studenti del liceo: Michele Delrio, Laura Ricci, Elena Rizzo, Nicoletta Bezzi, Mryam Zanni, Valeria Ferrari, Leonardo Teggi, Francesco Tacchini, Alessandra Abbattista, Carlotta Grasselli e Valentina Barbieri. I ragazzi sono stati ricevuti nella Sala Giunta di Palazzo Allende dalla presidente Masini, che si è poi sottoposta alle domande degli studenti, impegnati a realizzare un documentario dal titolo provvisorio “I giovani interrogano la città e le Istituzioni”.

Dopo aver ricordato la battaglia condotta già negli anni Ottanta, da sindaco di Ramiseto, contro “il soggiorno obbligato, un provvedimento sbagliato che ha certamente prodotto infiltrazioni mafiose anche al Nord”, la presidente Masini ha definito “fondamentalmente sano il tessuto socio-economico reggiano, ma è indispensabile tenere alta la guardia perché il pericolo è sempre alto, ancora di più in un momento di profonda crisi quale l’attuale”.

Per la presidente della Provincia, oltre ad “una stretta collaborazione tra enti locali, Stato e forze dell’ordine finalizzata a tutelare la piena libertà ed autonomia delle persone e di ogni tipo di attività economica, è necessario un impegno forte e convinto da parte di tutti i cittadini nel rispettare le regole e pretenderne il rispetto, perché la mafia si insidia dove i cittadini, per primi, non si attengono alle leggi, dove c’è una caduta della tensione morale e dove si ha paura”. “Noi a Reggio non dobbiamo avere paura, mai, neppure di fronte alle minacce. Serve essere informati, non avere pregiudizi verso chi parla dialetti o lingue diverse dalle nostre, ma reagire in modo fermo ad ogni prevaricazione e voi giovani potete contribuire in tanti modi, a partire dal contrasto verso ogni comportamento sbagliato, come il bullismo”, ha concluso la presidente Masini ricordando i diversi strumenti attuati dalla Provincia, anche insieme alla Camera di commercio, alle associazioni imprenditoriali, ai sindacati ed alla Direzione del lavoro, per controllare gli appalti pubblici e contrastare il lavoro nero.