Il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Consorzio Leonardo di Modena, Gae Aulenti Architetti Associati di Milano e Studio Associato Architetti Doglioni e Daminato di Feltre (BL) si è aggiudicato la progettazione della riqualificazione edilizia dell’ex ospedale Sant’Agostino di Modena: un complesso di origine settecentesca di oltre 24 mila metri quadri, situato nel centro storico della città e destinato a trasformarsi in un “nuovo luogo per la cultura”.
Il valore dell’intervento è quantificabile in circa 50 milioni di euro. L’idea progettuale sarà illustrata alla cittadinanza direttamente dai protagonisti il prossimo 4 giugno, nel corso di una presentazione pubblica a Modena. Seguirà inoltre, a partire dalla metà di giugno e per tutto il mese di luglio, l’esposizione delle 15 ipotesi progettuali alle quali era stata ristretta la seconda ed ultima fase della procedura di selezione.
La scelta dei progettisti è stata approvata all’unanimita’ dal consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, proprietaria dell’immobile, ed è stata illustrata oggi pomeriggio al consiglio di indirizzo dell’ente.
Alla base della decisione sono state le seguenti motivazioni:
– la qualità e la coesione della compagine dei progettisti, che riunisce competenze d’eccellenza nei settori dell’architettura, dell’ingegneria e impiantistica, del restauro, della biblioteconomia;
– la rispondenza delle soluzioni architettoniche e tecniche proposte rispetto agli obiettivi fissati dal documento preliminare alla progettazione, sia per quanto riguarda gli aspetti funzionali, sia per quelli conservativi;
– l’economicità delle proposte, caratterizzate da tempi e costi coerenti.
Il progetto preliminare dell’intervento di riqualificazione sarà approvato entro pochi mesi e, sulla base del crono-programma predisposto, i lavori saranno appaltati entro l’estate del 2011 per concludersi nel 2015.
Obiettivo generale del progetto è la realizzazione di un “nuovo luogo della cultura”, nel quale dovranno trovare posto importanti attivita’ culturali e di servizio; tra queste, la Biblioteca Estense e la Biblioteca Civica d’Arte Poletti, che oggi sono collocate, in una situazione di carenza di spazi, nel Palazzo dei Musei; un’ampia sede espositiva per mostre temporanee d’arte; il Centro per la Fotografia e per l’immagine, nuova istituzione culturale promossa dalla Fondazione; il Centro linguistico e per l’internazionalizzazione; una foresteria ed altre attivita’ complementari a carattere commerciale e di servizio.