Si terrà sabato 24 aprile alle 17 presso la Polisportiva Formiginese (viale dello Sport 1 a Formigine) l’esecuzione della Sinfonia n°93 di Haydn eseguita dalla Spira mirabilis. L’ingresso è gratuito. Info: Gabinetto del Sindaco, tel. 059/416149.
Spira mirabilis è il nome di un progetto che porta a Formigine un gruppo di giovani musicisti professionisti italiani e stranieri provenienti dalle più prestigiose orchestre ed accademie d’Europa, dove hanno la fortuna di esibirsi con i più grandi Maestri.
In tale condizione di privilegio hanno trovato la libertà di scegliersi reciprocamente intorno a questo progetto, nello spirito di un allargato gruppo da camera, e di elaborare assieme un pensiero più complesso e approfondito che riguarda la differenza tra fare ed essere musicisti, e soprattutto il valore della comunicazione attraverso la musica colta, analizzata in tutti i suoi aspetti.
Dall’ispirazione iniziale, dall’unione di intenti, dalla collegialità a cui hanno improntato il loro lavoro, ha preso corpo la scelta di rinunciare alla figura del direttore d’orchestra: guida del gruppo è il pensiero musicale collettivo che nasce dal contributo di tutti durante il periodo di prove, fulcro del progetto.
È ormai consolidato il legame con il Comune di Formigine, dove il gruppo si trova di nuovo a vivere, studiare e condividere con la cittadinanza i progressi del proprio lavoro.
Così i giovani musicisti descrivono la Sinfonia n°93 di Haydn: “Mozart… Beethoven… ecco i grandi geni della musica classica! La loro musica immortale è ancora capace di parlarci, attraversa il tempo e mantiene un’impressionante attualità: dopo 200 anni ancora non ci stanchiamo di ascoltarli! Ma che cosa hanno in comune questi compositori? Diverse cose, senz’altro: ma in particolare ebbero in comune un Maestro.
E’ esistito un musicista grande al punto da poter insegnare a Mozart e Beethoven, da godere della loro stima incondizionata, e grande al punto dal riconoscere il genio di Mozart e lodarlo pubblicamente senza invidia, da riconoscere il talento di Beethoven ed offrigli il proprio aiuto e la propria guida. Questo insostituibile maestro portò il nome di Franz Joseph Haydn.
Non è la prima volta che ci accostiamo a questo compositore, ma è la prima volta che lo facciamo senza un maestro che ci segua e ci indirizzi… La musica di Haydn è quanto di più raffinato si possa immaginare, al punto che l’ascoltatore (e l’esecutore moderno) ne resta spiazzato: è fatta di gesti interrotti, di silenzi, di scherzi, di continui giochi con forme e convenzioni che in gran parte non conosciamo più, musica che parla più che cantare. Serve una grande disponibilità all’ascolto per godere di questa musica: ascoltarla come fa di solito il pubblico dei teatri (senza ironia, senza seguire il “parlato” che implica, senza lasciarsi stupire dai suoi contrasti) la rende inservibile, ed è questo -secondo noi- ad aver reso così poco popolare Haydn ai giorni nostri. Speriamo di fare qui una piccola rivoluzione, di suonare ed ascoltare nel modo giusto e godere di questa perfezione tutta terrena, raffinatissima, intellettuale ma che non vuole negarsi proprio a nessuno. Il nostro primo Haydn, con rispetto, amore e dedizione!”