L’arredo urbano? Rigorosamente riciclato. Per coniugare le esigenze estetiche con un impatto ambientale estremamente contenuto. È l’obiettivo del progetto che l’azienda di Correggio Nial Nizzoli ha realizzato lavorando insieme al laboratorio Enviren della Rete alta tecnologia della Regione Emilia-Romagna. La novità, insieme ad altre, è stata presentata nel corso del convegno “Ambiente: innovazione e impresa” che si è svolto presso la sede di Aster a Bologna (area CNR – via Gobetti 101).
“Il laboratorio Enviren – spiega il responsabile Franco Prodi, professore dell’Istituto di scienze dell’atmosfera del CNR – si occupa di tecnologie per il monitoraggio ambientale, il trattamento e la valorizzazione energetica dei rifiuti, la gestione della risorsa idrica. Può contare su 111 ricercatori, di cui 38 a tempi pieno, e sta puntando sempre più sulla collaborazione con le imprese del territorio”.
I primi risultati iniziano a vedersi: al convegno bolognese sono state presentati i prodotti realizzati da 11 imprese in collaborazione con il laboratorio. Si va dalle scosse elettriche che liberano la terra dall’inquinamento a un processo di bioliquefazione per estrarre dai vegetali vitamine e principi attivi fino all’ultima goccia, passando per le vernici bio per gli scafi delle navi rigorosamente a prova di alga e le centraline antismog miniaturizzate, che controllano l’aria girando a bordo dei bus.
Tra queste esperienze anche quella della Nial Nizzoli di Correggio, che – come accennato – sviluppa una linea di prodotti costituiti integralmente da materiali provenienti da riciclaggio, in grado di garantire il minor impatto in fase di produzione, utilizzo e smaltimento. E l’innovazione, a quanto pare, fa bene anche al mercato: l’azienda nell’anno peggiore della crisi ha assunto tre nuovi dipendenti arrivando a quota 46. Il fatturato? Veleggia ormai oltre quota 10 milioni.