L’Azienda USL di Modena desidera innanzitutto tranquillizzare i modenesi: il materiale a cui fa riferimento il sindacato Filcams Cgil è costituito da documentazione sanitaria e gran parte di questa è in formato elettronico, dunque disponibile in tempo reale. Preme anche sottolineare che la trasmissione della documentazione sanitaria per via informatica costituisce una modalità diffusa, sicura e consolidata in grado di annullare le distanze e di rendere pertanto prontamente disponibile un documento anche se collocato a grande distanza.
Sul fronte della capacità d’innovazione nella gestione informatica del materiale clinico, d’altra parte, l’Azienda USL ha dimostrato di sapersi dotare delle più moderne tecnologie, che permettono velocità ed efficienza nell’accesso alle informazioni: a questo riguardo ricordiamo che, ormai da alcuni anni, grazie al sistema PACS-RIS (Picture Archiving and Communication System – Radiological Information System) è possibile acquisire e archiviare immagini e referti radiologici in formato digitale e renderli disponibili in qualsiasi struttura dell’Azienda. Un altro esempio in questo senso viene dal Progetto Sole, Sanità On line, che consente al medico e al pediatra di famiglia di acquisire per via informatica sul proprio computer i referti e ogni altra documentazione clinica relativa ai propri assistiti.
L’azienda che si è aggiudicata l’appalto vanta una forte specializzazione nelle gestione di archivi, dispone a questo scopo di tecnologie all’avanguardia ed ha gestito in modo efficiente il servizio, rispettando sempre gli impegni contrattuali a fronte di un’offerta economica che è stata la più vantaggiosa; prova ne sia che ad oggi non si sono registrati disservizi.
Circa il trasferimento di sede, va precisato che l’Azienda USL non ha alcun titolo a intervenire in quanto, contrattualmente, può solo chiedere il rispetto del servizio pattuito. Per quanto riguarda la situazione dei quattro lavoratori alle dipendenze della ditta CSO, ricordiamo che, pur essendo queste persone legate da contratto di lavoro alla società genovese, l’Azienda USL si è resa comunque disponibile, comunicandolo espressamente al sindacato, a contribuire alla individuazione di soluzioni finalizzate a garantire l’occupazione dei quattro operatori. Tutto ciò tenendo conto del contesto di forte crisi attuale, per cui la ricollocazione del predetto personale, come ben sanno anche i sindacati, non è certamente semplice.