L’avvocato Anna Rita Cavazzuti, Difensore Civico del Comune di Carpi, ha presentato giovedì 25 febbraio al Consiglio comunale cittadino la relazione sulle attività del suo ufficio nel periodo luglio 2008-dicembre 2009. Cavazzuti davanti al civico consesso ha ricordato in primis quali siano le radici storiche, le competenze e i poteri del Difensore (autorità indipendente che si potrebbe definire un mediatore il cui ruolo è quello di trovare soluzioni concrete per dirimere questioni aperte tra cittadino e pubblica amministrazione e che a Carpi esiste dal 1992). Cavazzuti ha poi delineato il contesto in cui attualmente si colloca l’Istituto di difesa civica, sia europeo, nazionale, regionale e provinciale: al termine di questa disamina, che ha dato conto anche delle ultime novità in campo giurisprudenziale e delle ulteriori funzioni che questa carica sta incarnando, ha dato conto della possibilità di soppressione dell’Istituto stesso prevista dall’ultima Legge Finanziaria, e per ora a quanto pare slittata al 2011, ed è infine entrata nello specifico della propria attività.

Nel periodo preso in considerazione nella relazione sono state 370 le persone (o le ditte e le associazioni) che si sono rivolte all’Ufficio di Difesa Civica di Carpi, comprendendo in questo numero anche coloro che per telefono o via e-mail hanno semplicemente chiesto informazioni o chiarimenti, sui più vari argomenti di diritto pubblico e privato (nel 2006 erano state 235, nel 2008 336). Polizia Municipale-Onoranze Funebri, Urbanistica e Finanze-Tributi gli ambiti di competenza dell’ente locale più trattati dal Difensore nei diciotto mesi presi in esame, mentre sono stati 34 i casi in cui l’avvocato Cavazzuti si è interessata invece di problematiche emerse tra privati cittadini.

Nella sua relazione Cavazzuti ha ricordato poi come alle istanze formulate dal Difensore civico è stato dato riscontro dai vari interlocutori in una percentuale pari al 95% circa dei casi trattati. Una parte consistente delle pratiche gestite dall’ufficio di Difesa Civica (61) ha riguardato casi riguardanti enti pubblici e privati gestori e/o concessionari di pubblici servizi. Anna Rita Cavazzuti è poi entrata nel merito di alcuni dei casi da lei trattati e ha ricordato che i tempi medi di risposta ai suoi quesiti per quello che riguarda il Comune di Carpi sono stati di 22 giorni, attorno ai 35 giorni invece per gli altri enti. Molto positivi sono stati infine gli incontri seminariali che il Difensore Civico ha svolto con circa 170 studenti di dieci classi di scuole secondarie di primo e secondo grado cittadine, in materia di diritto pubblico, legalità e sul ruolo e le caratteristiche degli enti locali.

Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri comunali Claudio Cavazzuti, Pd, e Giuseppina Baggio, PdL, ringraziando il Difensore per il suo operato e sottolineando l’importanza di questo istituto di partecipazione che è diventato ormai un punto di riferimento dei cittadini carpigiani e non solo. Il Presidente del Consiglio Giovanni Taurasi ha auspicato che nel rispetto della razionalizzazione prevista nell’ultima Legge Finanziaria ma anche dell’esigenza di mantenere questa figura a tutela dei cittadini e soprattutto di coloro che hanno meno dimestichezza con la pubblica amministrazione, ceti più deboli in primis, si trovi una soluzione per garantire questo servizio. “Il Difensore Civico è figura centrale per la tutela dei cittadini e per aumentare la consapevolezza civica di questi nel rapporto con la pubblica amministrazione. C’è una discussione in corso a Roma, così come a Carpi si sta riflettendo se dare vita ad un Ufficio di Difesa Civica dell’Unione”. Il Sindaco Enrico Campedelli, chiudendo il dibattito e ringraziando anch’esso l’avvocato Cavazzuti, ha sottolineato ancora una volta il ruolo del Difensore Civico anche per migliorare la risposta della complessa macchina amministrativa comunale nei confronti dei cittadini e aumentare la loro partecipazione. “Lo Statuto delle Terre d’argine prevede la possibilità di un Difensore Civico: lavoriamo per costruire un percorso che ne proroghi l’attività, valorizzi questa figura e ne rafforzi ruolo e funzione”.

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Aempre ieri, nel corso del Consiglio comunale, sono state discusse alcune interrogazioni di due delle quali diamo conto in questa nota stampa. La Lega nord Padania ne aveva presentata a suo tempo una sulla centralina portacontatori Enel del Campo nomadi cittadino, chiedendosi a quanto ammontasse il contributo dell’amministrazione comunale allo stesso, visto che pareva che i 26 mila euro stanziati per questo fine fossero al di fuori dei 58 mila euro messi a bilancio per le forniture elettriche. L’assessore alle Politiche sociali Miria Ronchetti ha risposto ad Enrico Gasparini Casari (che ha letto questa interrogazione in aula al posto del Capogruppo Argio Alboresi) che il Bilancio di Previsione 2010 del Comune alla voce assistenza ai nomadi prevede le seguenti cifre: prestazioni socio-assistenziali zero euro; energia elettrica 9 mila euro; acqua 12 mila euro; manutenzione impianti 26 mila euro, per un totale di 47 mila euro.

Roberto Andreoli, capogruppo PdL, ha invece presentato un’interrogazione da lui firmata sul Palazzetto dello sport multifunzionale. “Impianto – ha ribadito Andreoli – che non ha le caratteristiche adeguate per ospitare squadre di pallavolo che militino in serie A1 e A2, oltre a non esserlo per altri tipi di manifestazioni sia sportive che di spettacolo. Pur non condividendo l’affermazione dell’assessore D’Addese che si dichiara lieto che una squadra (l’Universal volley femminile, ndr.) emigri a Modena per trovare una struttura adeguata, è positivo da parte sua l’auspicio che Carpi sia dotata di uno spazio multifunzionale da 1000 posti”. “Ma tale auspicio è confermato? Se e quando potrà mai diventare una priorità per l’amministrazione tale progetto? E’ ritenuto possibile – ha domandato Andreoli – che uno o più privati possano realizzare una struttura con caratteristiche idonee attraverso l’individuazione di un’area e la ricerca dei capitali? Qualcuno ha avanzato proposte in tal senso e in quali termini? L’amministrazione può prevedere un canale preferenziale per quanto attiene le tempistiche per la licenza di siffatto progetto?”

L’assessore allo Sport e Benessere Carmelo Alberto D’Addese ha spiegato dal canto suo che l’amministrazione ha seguito e sostenuto il progetto dell’Universal volley femminile dal 2005 fino alla stagione 2008-2009. “L’esigenza di utilizzare altri impianti in vista della possibile promozione e partecipazione ai play-off per l’A1 e per le limitazioni del Palaferrari hanno portato la società a indirizzarsi verso Modena: noi patrocineremo le iniziative della società che saranno finalizzate ad agevolare i tifosi nelle loro trasferte e ricordiamo che la squadra utilizzerà le strutture di piazzale delle Piscine per amichevoli ed allenamenti. L’amministrazione comunale conferma l’interesse per il fatto che la città possa essere dotata di una struttura multifunzionale, capace di ospitare un numero maggiore di spettatori, ma il progetto non rientra tra le priorità dell’ente locale, che sono la nuova Piscina e le palestre di Santa Croce e Cibeno per rispondere alle esigenze dello sport di base. Il Prg – ha proseguito l’assessore – ha recepito il Piano particolareggiato d’iniziativa pubblica ed attuazione privata del 1997 e denominato Zona sportiva ovest, dove sono state realizzate la pista di atletica e il campo da baseball ad esempio ma lasciando ancora inattuata la parte nord dello stesso. La validità del Piano è giunta a termine ma è possibile procedere ad una eventuale Variante per ripristinare tale previsione. Non sono mai pervenute all’amministrazione proposte di individuazione di aree esistenti e/o eventualmente da poter destinare alla collocazione di tale struttura multifunzionale e solo in un caso è stata affrontata in modo marginale (nella zona della futura rettifica della doppia curva della statale 468 per Correggio, ndr.)”. D’Addese ha poi concluso la sua replica ricordando come ipotesi di nuove strutture nella Zona sportiva ovest ne sono state prospettate ma con destinazioni d’uso non conformi e come sia possibile anche dimezzare la tempistica connessa al rilascio del provvedimento autorizzativo finale attraverso strumenti di semplificazione sia amministrativa che tecnica previsti dalla legislazione urbanistica.

Roberto Andreoli ha sottolineato dal canto suo come D’Addese avesse confermato con le sue parole il fatto che la Zona sportiva ovest sia ancora da completare e che ci sia una disponibilità a ragionare di questo tema; inoltre ha ribadito come nonostante nessun atto sia arrivato agli uffici competenti nella zona indicata dall’assessore vicino al confine con il comune di Correggio esista un Piano compiuto e concreto di un privato. “E se il presidente dell’Universal dice che ci sono i finanziatori per un nuovo Palazzetto allora la normativa potrà aiutare. Credo che Carpi – ha concluso – meriti di più per quello che riguarda lo sport agonistico, che richiama gente e crea aggregazione”.