“E’ ora di dire basta. Queste continue azioni per bloccare la Cispadana sono create ad arte da chi vuole soltanto attivare azioni speculative in campagna elettorale. Le spedizioni romane – ultima quella del consigliere del Pdl Aimi dal ministro dell’Ambiente Matteoli – sembrano più viaggi d’amicizia che vero impegno istituzionale e non hanno un gran senso perché il Ministro sa bene che la Cispadana è un’opera di competenza regionale e non del Ministero delle Infrastrutture”. L’Assessore regionale alla Programmazione e Sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli (PD) interviene così sul tema dell’Autostrada Cispadana.
“L’opera ha il consenso della stragrande maggioranza dei cittadini e delle imprese. Il Pdl e la Lega continuano a dimostrarsi tenacemente centralisti. Appena arrivano a Roma, si dimenticano del bene del territorio da cui provengono, e confondono l’interesse di pochi operando contro l’interesse collettivo di tanti.
Dal giugno 2006, la Regione Emilia-Romagna sta seguendo tutte le procedure, passo dopo passo, per arrivare a concretizzare un’infrastruttura che nella Bassa modenese attendevano da lungo tempo, e sembrava soltanto un miraggio. Ora, con il tracciato deciso e l’assegnazione fatta il 25 gennaio da ATI/A22, inizia la fase più operativa, che porterà nella prossima estate alla Conferenza dei Servizi e poi all’avvio di procedura di Valutazione di Impatto Ambientale nazionale.
Un iter già stabilito dalla legge e dalla nostra delibera regionale, che prevede che le opere di competenza regionale vengano valutate da un organo superiore, e quindi a livello centrale. Chi dichiara di volere l’opera, ma di volerla sempre un po’ più in là, sta operando in realtà per farla saltare con il rischio di gravosi contenziosi legali. La Cispadana va fatta, e la Regione crede nell’opera anche per dare forza al Corridoio Cispadano “ferro/gomma”, per collegare meglio l’Emilia-Romagna centrale all’Europa e all’Adriatico, così come confermato dal Piano Territoriale Regionale che abbiamo approvato il 3 febbraio scorso.
Da parte della Regione c’è la massima disponibilità ad affrontare i nodi territoriali ed i problemi di quanti saranno impattati. Ciò per garantire soluzioni e riconoscimenti idonei, ed ottenere la realizzazione dell’opera, utile, moderna, e con l’applicazione dei criteri di massima sostenibilità e le migliori tecniche. Noi abbiamo voglia di fare e fare sul serio e lo stiamo dimostrando, così daremo una risposta vera alle prospettive di sviluppo dell’area nord modenese e dell’asse Parma-Reggio-Modena-Ferrara, uno dei punti nevralgici del sistema Emilia-Romagna”.