Lo spettacolo teatrale “I Patti di Altedo – 24 giugno 1231”, in scena il 16 febbraio, costituisce una delle manifestazioni che l’Istituto Comprensivo, in interazione con la comunità locale, ha promosso sul territorio per contribuire al riconoscimento e alla valorizzazione delle sue radici e delle sue origini, nella convinzione che eventi che diano spazio a tradizione, cultura, arte, storia e musica possano costituire il filo conduttore di momenti di aggregazione e di intrattenimento per tutta la comunità. D’altro canto l’attività affidata ai ragazzi contribuisce a creare in loro e nelle famiglie, investite nel progetto stesso, una sorta di corto circuito che può, non solo alimentare la memoria collettiva, ma anche stimolare un rapporto più cosciente con la storia locale.

La piece teatrale, che alterna momenti di recitazione, musica e canto, dura un’ora circa e ripercorre la nascita del comune di Altedo ad opera di 155 famiglie lombarde, la maggior parte delle quali provenienti dal territorio posto attorno all’Abbazia di Polirone, fondata nel 1007 dal nonno di Matilde di Canossa, a san Benedetto Po.

Lo spettacolo è articolato in sette quadri che descrivono momenti topici della narrazione storica: dall’arrivo dei cittadini mantovani nelle terre del Minervese, alla firma dei Patti avvenuta al cospetto dei notabili del Comune di Bologna. Seguono poi scene di vita quotidiana legate ai lavori di costruzione, dissodamento e bonifica dei terreni, interrotte dal tentativo di conquista violenta di queste terre ad opera dei confinanti ferraresi.

Si arriva infine all’intervento di Romeo Pepoli, futuro Signore di Bologna che si appropria di gran parte delle terre, speculando sulle difficoltà finanziarie in cui sono caduti molti contadini. Alcuni sono costretti ad andarsene mentre altri, caparbiamente, rimangono nelle terre che hanno già imparato a considerare proprie e che perpetueranno nella comunità di Altedo.

Le notizie, i personaggi e le situazioni che fanno parte integrante della ricerca svolta dagli autori, sono stati piegati alle esigenze della messa in scena che ha i suoi modelli di riferimento nella sacra rappresentazione medievale, nel teatro di strada e nella danza popolare.

La messinscena coinvolge 33 alunni delle classi terze di scuola secondaria del plesso di Altedo, 18 alunni del secondo anno della nostra scuola di indirizzo musicale, il coro di voci bianche della scuola “Alfredo Fontana”, che per l’occasione si è arricchito della presenza di bambini di scuola primaria e dell’infanzia provenienti da tutti e i tre plessi. La regia è affidata al dott. Ferruccio Fava, direttore della biblioteca di San Pietro in Casale nonché animatore di laboratori teatrali presso numerose scuole del distretto; direttore artistico è il maestro Italo Rizzi.

Alla manifestazione hanno aderito, tra gli altri, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale dott. Marcello Limina, la Presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti, la Presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra, i sindaci di Malalbergo (Massimiliano Vogli), Baricella (Andrea Bottazzi), Argenta (Antonio Fiorentini) e, nella consapevolezza delle comuni origini polironiane, anche una rappresentanza scolastica e istituzionale di San Benedetto Po. Si va quindi a rinforzare un rapporto già esistente a livello economico tra i comuni di Malalbergo e San Benedetto Po, che ha conosciuto di recente un altro importante momento di avvicinamento nell’ambito della manifestazione culturale del 29 novembre scorso svoltasi nella cittadina mantovana in occasione della presentazione del volume “I Patti di Altedo”, frutto dell’accurata ricerca storica patrocinata dalla società locale Thedus e affidata alla dott.ssa Trombetti Budriesi dell’Università di Bologna.

(La Dirigente Scolastica – F.to Dott.ssa Roberta Monti)