Preoccupazione per una citta’ rimasta senza sindaco e in attesa dell’arrivo di un commissario, che spera nel voto al più presto. Lunedì prossimo la Camera bolognese chiama a confronto sul tema tutti parlamentari con le categorie economiche cittadine, alla ricerca di poposte e soluzioni.

Il presidente della Camera di Commercio di Bologna, Bruno Filetti, nel primo incontro che si è svolto oggi con le organizzazioni economiche, si è fatto portavoce dell’ansia e del malessere della società economica e civile bolognese di fronte all’allontamento delle elezioni amministrative per l’elezione del nuovo sindaco, in seguito alle dimissioni di Flavio Delbono. Elezioni che, in base ai termini di leggi vigenti, potrebbero avvenire nel marzo 2011 aprendo la città a un lungo commissariamento, salvo emendamenti in extremis per accorciare i tempi.

“Non abbiamo paura del commissario, anzi in un incontro col prefetto abbiamo detto di essere pronti a qualsiasi collaborazione – ha sottolineato Filetti – Ciò di cui abbiamo paura è una città senza amministrazione” , spiega, nella convinzione che quello che può uscire dal Consiglio Comunale è ben diverso da quello che può fare il commissario. In realtà, quello che il mondo economico teme dal commissariamento per la città è “l’effetto psicologico di essere in una situazione di precarieta’”.

Filetti nel suo intervento  ha voluto sottolineare la delicata situazione che si trova a vivere Bologna, in seguito alla non ricandidatura di Cofferati che di fato aveva aperto anticipatamente la campagna elettorale, alle dimmissioni di Delbono appena otto mesi dopo l’elezione, e a un commissariamento che potrebbe durare piu’di un anno. Il tutto aggravato dalla crisi economica mondiale che fa sentire i suoi effetti anche sotto le Due Torri: Bologna infatti risulta essere tra le città d’Italia – ha detto ancora il presidente della Camera di Commercio – con il piu’ alto numero di cassintegrati, dove tante persone che hanno perso il lavoro stanno tentando di diventare imprenditori di loro stessi. “A tutti – ha proseguito – dobbiamo dare fiducia, un contesto che li rassicuri”. Non aggiungiamo crisi alla crisi – ha concluso Filetti – il protrarsi di un voto dilazionabile non potra’ che avere un effetto negativo”.

All’incontro di oggi erano presenti Unindustria, Ascom, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Confagricoltura, Legacoop, Confcooperative, Collegio Costruttori Edili, Agc Associazione generale cooperazione.