Amo vincere ma, talvolta, un terzo posto può dare delle belle sensazioni. Abbiamo iniziato il Gran Premio d’Europa dalla sesta posizione in griglia, abbiamo fatto una buona partenza e siamo riusciti a salire nuovamente sul podio: difficile aspettarsi più di questo. Peraltro, il nostro obiettivo era proprio lottare per una posizione fra i primi tre e lo abbiamo raggiunto. Sicuramente è stato uno dei migliori weekend dell’anno, insieme a quelli di Monaco e di Budapest, ovviamente sul piano tecnico.
In questa stagione la macchina si comporta molto bene sui circuiti cittadini e su quelli caratterizzate dalle curve più lente. A Valencia avevo delle buone sensazioni sin dal venerdì quando abbiamo girato con tanta benzina a bordo e sapevamo che se fossimo riusciti ad avere un risultato discreto in qualifica e a fare una buona partenza avremmo avuto una chance per lottare per il podio ed è andata proprio così. La F60 è migliore in configurazione da gara rispetto a quella per la qualifica e grazie a questo siamo riusciti ad essere più veloci della McLaren di Kovalainen nello stint centrale: in quella fase la squadra mi teneva costantemente informato sui tempi miei e di Heikki e io ho spinto al 110%. La macchina era bilanciata e la velocità è stata sufficiente per poterlo superare al pit-stop.
Con questi sei punti siamo riusciti a rimanere davanti alla McLaren nel campionato Costruttori. Questo è l’obiettivo che è rimasto alla squadra ma è anch’esso diventato molto difficile da raggiungere, considerato che abbiamo smesso di sviluppare questa vettura concentrandoci invece sul lavoro per il prossimo anno.
Fra pochi giorni siamo di nuovo in pista per il Gran Premio del Belgio. Il principale obiettivo sarà quello di mantenere lo standard delle ultime gare, vale a dire cercare di salire nuovamente sul podio. Ho sempre amato correre a Spa, dove ho vinto tante volte sin dal mio esordio nelle Formule minori. Mi piace davvero guidare lì: 44 giri sono forse troppo pochi! L’anno scorso tutto è sfumato nelle ultime battute quando, a causa della pioggia, sono finito contro il muro: mi giocavo tutto per la vittoria e non avevo nulla da perdere. Quest’anno la situazione è diversa, anche perché non abbiamo una macchina in grado di competere ai massimi livelli: però faremo di tutto, e anche di più, per un bel risultato.
Sulle curve veloci di Spa c’è bisogno di una macchina ben bilanciata. I sorpassi quest’anno restano merce rara quindi sarà importante fare una buona qualifica. Poi in partenza abbiamo sempre il KERS.