La coscienza ambientale degli italiani aumenta, almeno nelle zone urbane. A segnalarlo sono i dati della raccolta dei rifiuti che emergono dalla rilevazione annuale dell’Istat ‘Dati ambientali nelle città’ nei 111 comuni capoluogo di provincia.
L’indagine segnala infatti, nel 2008, una contrazione della raccolta totale dei rifiuti urbani dell’1,1% e l’aumento delle quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato di 3 punti percentuali.Nel 2008 la raccolta di rifiuti urbani infatti è stata pari a 615,8 kg per abitante (-1,1% rispetto al 2007), confermando l’andamento decrescente registrato già lo scorso anno. La percentuale di raccolta in modo differenziato risulta pari a 28,5 (3 punti percentuali in più rispetto al 2007). A partire dal 2000 l’andamento è sempre crescente per la raccolta differenziata, mentre la quantità totale dei rifiuti urbani raccolti risulta in leggera crescita fino al 2006 e in lieve diminuzione negli ultimi due anni.
Nel Centro Italia, poi, i capoluoghi di provincia registrano mediamente i quantitativi maggiori di rifiuti urbani raccolti (662,4 kg per abitante); il valore risulta pari a 611,8 kg per abitante nei comuni del Nord e a 578,5 kg per abitante in quelli del Mezzogiorno. Rispetto al 2007 si registrano per tutte e tre le ripartizioni dei decrementi pari a -1,1% per il Centro, -0,6% per il Nord e -2,0% per il Mezzogiorno. Le maggiori quantità di rifiuti per abitante sono state raccolte, comunque nel 2008, a Olbia (1.049,3 kg per abitante), Rimini (881,3), Massa (845,9), Forlì (841,8), Ravenna (817,1), Prato (813,4) e Pisa (810,8). Le quantità minori, invece, sono state raccolte nei comuni di Villacidro (367,0 kg per abitante), Belluno (398,3), Potenza (432,1), Avellino (442,1) e Campobasso (448,3). Analizzando i dati per ripartizione geografica, permangono alcune differenze tra i capoluoghi relativamente alla percentuale di raccolta differenziata: nei comuni del Nord risulta mediamente pari al 39,9%, in quelli del Centro al 25,5% e in quelli del Mezzogiorno al 14,5%. Rispetto al 2007, si registrano incrementi in tutte le ripartizioni: +3,3 punti percentuali nel Mezzogiorno, +2,8 punti percentuali nel Nord e +2,7 punti percentuali nel Centro.
Nel 2008 sono 27 i comuni che hanno raggiunto l’obiettivo del 45% di raccolta differenziata, secondo quanto disposto dalla normativa, tra questi va citato il comune di Salerno, che è passato dall’8,6% del 2007 al 48,9% del 2008. Nei tre gradini più alti del podio ci sono Verbania con 73,5% di differenziata, Novara 72,4%, Asti 63,4%.Ci sono, invece, ancora 24 comuni capoluogo di provincia per i quali la percentuale di raccolta differenziata non supera il 15%. In fondo alla ‘classifica’: Palermo 4,6%, Iglesias 3,8% e Messina 3,1%. Napoli ferma al 14,5%. Nel 2008 risulta pressoché invariata la composizione media della raccolta differenziata per il totale dei comuni capoluogo di provincia: il 37,3% è costituita dalla carta, il 29,6% dai rifiuti verdi, organico e legno, il 12,2% dal vetro, il 12,2% dalla voce altro (comprensiva di ingombranti avviati a recupero, imballaggi in materiali misti, RAEE – Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – inerti avviati a recupero, rifiuti tessili, ecc.), il 5,3% dalle materie plastiche, il 3,1% dai metalli e lo 0,2% dalla raccolta selettiva di pile esauste, accumulatori al piombo e farmaci. Inoltre, dai dati emerge che nel 2008 sono stati raccolti mediamente 21,5 kg per abitante (+14,9% rispetto al 2007). Anche in questo caso è il Nord a contribuire maggiormente al dato medio italiano, con 32,5 kg per abitante; al Centro se ne raccolgono 18,2 kg per abitante e nel Mezzogiorno solo 8,8 kg per abitante. Tra i grandi comuni, quelli che raccolgono le maggiori quantità di rifiuti urbani sono Catania (784,0 kg per abitante), Venezia (768,5 kg per abitante) e Firenze (710,2 kg per abitante). Per quanto riguarda la raccolta differenziata, nel 2008, nessuno dei grandi comuni ha raggiunto l’obiettivo del 45%. I valori maggiori si registrano per Torino (41,5%), Verona (40,3%), Milano (35,9%), Firenze (34,4%), Bologna (34,1%) e Venezia (33,4%). In coda alla graduatoria figurano Palermo e Catania, per i quali la raccolta differenziata risulta rispettivamente pari a 4,6% e 10,1%. Le quantità pro capite di rifiuti raccolti in modo differenziato, anche per le singole tipologie, sono maggiori nei capoluoghi con meno di 250 mila abitanti, a eccezione della carta le cui quantità raccolte nei grandi comuni sono mediamente di poco più alte.
Fonte: Adnkronos