“Non sono pochi i dubbi sulla gestione della Fondazione Arturo Toscanini e sui tanti fondi che annualmente il centro-sinistra della Regione riserva all’istituto. Nella presente legislatura, risulta che il centro-sinistra abbia stanziato in favore della Fondazione Toscanini circa 25 milioni di euro.” A darne notizia è Fabio Filippi, Consigliere regionale del Popolo della Libertà.
Con l’approvazione del recente assestamento sulla legge Finanziaria, la Regione ha riservato ulteriori 1.5 milioni di euro alla Fondazione, mentre altri 4 milioni di euro sono stati inseriti nel bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009.
“Tanti, forse troppi fondi – aggiunge Filippi – che continuano a rafforzare le casse della Fondazione, i risultati non paiono invece proporzionati ai finanziamenti ricevuti: i concerti delle orchestre spesso non sono gratuiti, i corsi neppure. Dove sono finiti quindi tanti soldi pubblici e per fare cosa?”
La Fondazione Arturo Toscanini, istituzione musicale della Regione Emilia-Romagna, è stata costituita nel 1994 per iniziativa della stessa Regione ed ha sede a Parma, città natale del grande direttore d’orchestra.
“La Fondazione dovrebbe – conclude il Consigliere azzurro – valorizzare la figura del grande maestro, ma, per ora, i risultati non paiono esaltanti. Da diversi anni, inoltre, la compagine sociale della Fondazione vede la partecipazione di alcuni importanti Enti pubblici dell’Emilia-Romagna ed è stata recentemente allargata a numerosi soggetti privati, quali ad esempio le fondazioni bancarie: altre entrate.
Nonostante i cospicui finanziamenti della Regione, il bilancio della Toscanini non viene nemmeno discusso e approvato in sede assembleare (come invece accade, ad esempio, per il bilancio dell’Arni: azienda regionale navigazione interna). Ho pertanto interpellato la giunta chiedendo l’entità dei fondi stanziati dalla Regione Emilia-Romagna a favore della Fondazione parmense nella presente legislatura. Ho preteso inoltre di visionare i bilanci 2008 e 2009 per fare luce, sulla gestione sulla montagna di soldi pubblici convogliati all’istituto”.