Anche quest’anno il 5 agosto si festeggia la “Madonna della Neve” con la tradizionale processione sul Monte Cimone. Il corteo religioso con la Croce parte da Pian Cavallaro intorno alle 10 in direzione del Santuario della Madonna della neve, una struttura costruita nel 1908 proprio sulla cima della montagna più alta dell’Appennino settentrionale, in un luogo a 2.165 metri sul livello del mare dove la neve è veramente di casa per lunghi periodi dell’anno. Alle 11 è in programma la celebrazione della Santa Messa da parte dell’Arcivescovo di Modena Benito Cocchi. In vetta vengono anche allestiti alcuni stand enogastronomici a cura degli Alpini modenesi, per offrire un ristoro a tutti i presenti. Col bel tempo la manifestazione è in grado di richiamare almeno 2 o 3 mila persone.
L’ultimo tratto di salita da Pian Cavallaro alla vetta del Cimone deve essere percorso a piedi, con una camminata di circa 30 minuti. In giornate normali sarebbe possibile giungere anche in auto fino a Pian Cavallaro, ma in corrispondenza di questo evento l’affluenza di persone può essere tale da sconsigliare del tutto di provarci. E’ possibile accedere a Pian Cavallaro invece con la funivia dal Passo del Lupo (che può essere raggiunto con l’auto e che è dotato di ampio parcheggio), oppure con un trenino che effettua un servizio navetta (al costo di 15 euro) partendo da Sestola solo per la prima corsa alle 7 oppure dallo stesso Passo del Lupo o dal Lago della Ninfa dalle 8 fino alla fine della manifestazione. Da Sestola si può usare anche la seggiovia per arrivare a Pian del Falco, località che è poco distante dal Passo del Lupo da cui poi si può prendere la funivia o anche il trenino.
Dal punto di vista turistico, la camminata sul monte Cimone è molto interessante per il bellissimo panorama che si può godere nelle giornate di bel tempo. La vetta del Monte Cimone è infatti il punto geografico dal quale si vede più superficie italiana e, in condizioni di ottima visibilità, si possono scorgere, il mar Adriatico, il monte Amiata, l’Argentario, il mar Tirreno, la Corsica, l’isola d’Elba, la Sardegna e tutto l’arco alpino.
L’escursione non presenta alcun tipo di difficoltà nè pericolosità. Sulla sommità, costituita da un’ampia spianata, sono presenti diverse antenne per telecomunicazioni, tra cui un radiofaro per la navigazione aerea dell’Aeronautica Militare. La stessa chiesetta della Madonna delle Nevi è posta accanto ad uno di questi tralicci. Sul Monte Cimone si trova anche l’importante stazione di ricerca metereologica “Ottavio Vittori” del Consiglio Nazionale delle Ricerche, per lo studio dell’atmosfera e del clima.
Il Monte Cimone è situato nel Parco Regionale dell’Alto Appennino Modenese. La montagna è anche una importante stazione sciistica invernale, la più importante dell’Appennino settentrionale, con i centri di Sestola, Fanano, Riolunato e Montecreto. Le piste sono di tutti i tipi, in prevalenza facili e medie, per un totale di circa 50 Km. Alle pendici del monte Cimone sono posti in un altro versante anche i comuni di Pievepelago e Fiumalbo. In estate il comprensorio del Monte Cimone diventa meta di escursionisti amanti delle passeggiate nel verde e della vacanza tranquilla, ma anche di coloro che praticano sport più estremi, come la Mountain Bike. Gli amanti del parapendio e del deltaplano possono poi lanciarsi dal Cimoncino, una altura contigua al monte Cimone facente parte dello stesso complesso montagnoso.
La ricorrenza della Festa della Madonna della Neve è legata alla nevicata miracolosa sul colle romano dell’Esquilino avvenuta il 5 Agosto del 353. La leggenda narra che nella notte tra il 4 e il 5 agosto di tale anno la Madonna apparve in sogno al papa Liberio e a una coppia di nobili romani, informando loro che un miracolo avrebbe indicato dove costruire una chiesa. Il giorno dopo in effetti la neve imbiancò il colle dell’Esquilino: questo fu il segnale miracoloso atteso e in tale luogo venne così eretta la chiesa di “Santa Maria ad nives”. Nei secoli successivi l’edificio venne poi ricostruito per diventare la Basilica di Santa Maria Maggiore, mentre la tradizione di celebrare la festa del 5 agosto si consolidò e si diffuse.
Un sentiero didattico sul Cimone con apposita segnaletica tutta dedicata al tema dell’acqua. Sarà percorribile da mercoledì 5 agosto, in occasione del tradizionale appuntamento con la processione della Madonna della neve. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il gruppo Hera e il Consorzio del Cimone (in rappresentanza dei Comuni) e grazie al contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena. «Non a caso la Provincia – sottolinea Stefano Vaccari, assessore provinciale all’Ambiente – ha scelto questo luogo. Il territorio del monte Cimone, infatti, con le sue sorgenti costituisce una importante fonte di approvvigionamento idrico. Il sentiero, inoltre, fa parte delle iniziative di sensibilizzazione previste nell’ambito del Piano provinciale di tutela delle acque». Il sentiero si snoda dal lago della Ninfa (partenza della Seggiovia) a Pian Cavallaro; attraverso otto soste ripercorre le principali tappe del ciclo naturale che l’acqua compie sulla terra. Obiettivo del progetto: far conoscere a bambini e adulti quali impianti, attività e strutture permettono la piena disponibilità di una risorsa indispensabile e preziosa come l’acqua potabile e soprattutto quali sono le norme per la sua tutela, compresi gli accorgimenti quotidiani per ridurne l’inquinamento e lo spreco.