Il capogruppo del PD in consiglio comunale a Modena, Paolo Trande, prosegue le polemiche sul ritratto di Francesco I, ravvisando separazioni geografiche nel centro destra. Intanto comincerei a dare un’occhiata nella sua alleanza, magari trova qualche motivo in più per tacere sulle questioni in casa d’altri.
Ma entrando nello specifico, è così strano che un amministratore locale di fronte all’opportunità di rilancio di luoghi d’arte della propria città abbia posizioni diverse da chi invece amministra la città che deve rinunciare ad una famosa tela?
Direi che anzi, dimostra di avere più a cuore il territorio della propria appartenenza di partito, e chi l’ha votato per governare ci ha visto giusto. Oppure anche in questioni così poco politiche e così tanto amministrative, deve valere il dettato del partito? Chi governa a Sassuolo ha visto la possibilità di arricchire culturalmente la propria città e sarebbe stato strano se non avesse parlato a favore della scelta del soprintendente. Chi amministra Modena ha giustamente provato invece a far valere le ragioni della città. Oppure deve sempre essere la regia del partito a decidere tutto? Queste non le chiamo divisioni: è il difficile compito di chi amministra, e non è di destra o sinistra, ma di tutti i cittadini.
Se poi in tutte queste polemiche la Provincia, invece di schierarsi immediatamente con Pighi (qui sì per affinità politica), per bocca dell’assessore competente, ma avesse usato toni concilianti, e preso posizioni di mediazione, forse il ricorso al Prefetto non sarebbe stato necessario.
Avv. Luca Ghelfi
Consigliere Provinciale – PDL