In merito all’odierna mobilitazione sindacale della Polizia Penitenziaria, esprimo condivisione rispetto alle ragioni della loro protesta in quanto da tempo conosco la situazione drammatica in cui sono costretti ad operare nella loro delicatissima funzione professionale.
Le condizioni in cui versa il carcere della Dozza, rischiano di deteriorare ulteriormente una situazione già invivibile, se da parte del Governo Italiano si continuerà nella politica di riduzione dell’organico a disposizione e non si affronterà con efficacia e celermente il tema del sovraffollamento carcerario.
Sono convinto che le questioni poste dalla Polizia Penitenziaria siano innanzitutto legate ad un indiscutibile principio di civiltà e dignità, umana e professionale, e come tali vadano sostenute pienamente.
(Raffaele Donini Presidente del Gruppo P.D.)