«Salvare tutti i posti di lavoro e l’attività produttiva della Nuova Fima». Lo chiede la segreteria provinciale del sindacato metalmeccanici Fim-Cisl di Modena, riunita oggi – martedì 30 giugno – per esaminare la grave situazione in cui versano i 130 dipendenti dell’azienda fioranese.«Bisogna intervenire subito a salvaguardia dei posti di lavoro e dell’attività produttiva – dichiara il segretario provinciale della Fim-Cisl, Claudio Mattiello – La situazione a cui siamo giunti questo è conseguenza del discutibile modo di operare dei fondi finanziari, italiani o stranieri che siano. Quando il business va bene sembrano interessati a proseguire l’attività produttiva delle aziende; quando, invece, i profitti calano decidono di lasciare tutto e tutti in balia degli eventi. La Nuova Fima – prosegue Mattiello – è un’azienda conosciuta da decenni in tutto il distretto sassolese per la qualità dei suoi prodotti e la professionalità dei suoi dipendenti: nessuno può permettersi di depauperare la sua serietà e credibilità». Per queste ragioni i metalmeccanici Cisl si appellano alla buona volontà di tutti gli attori sociali coinvolti, affinché si creino le condizioni per il mantenimento del sito produttivo e degli attuali livelli occupazionali, utilizzando tutti gli ammortizzatori sociali. «Sia chiaro che non accetteremo né ora e né mai licenziamenti imposti – avverte Mattiello – Aspettiamo, invece, con fiducia il tavolo istituzionale convocato dalla Regione per dopodomani – giovedì 2 luglio – per capire – conclude il segretario provinciale della Fim – se è possibile delineare scenari utili al rilancio della Nuova Fima».