Grande inizio mercoledì 1° luglio per il PAB, Parco culturale dell’Ariosto e del Boiardo, progetto ideato dalla Biennale del Paesaggio-Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con i Comuni di Reggio Emilia, Albinea, Canossa e Scandiano, quest’anno alla sua terza edizione, che fino al 31 luglio proporrà spettacoli teatrali, incontri, letture, appuntamenti per famiglie e bambini, conferenze, all’insegna dell’epica cavalleresca, della fantasia e della forza suggestiva delle gesta intramontabili degli eroi. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero.
Si inizia, dunque, mercoledì 1° luglio alle ore 21.30 presso il parco monumentale del Mauriziano a Reggio Emilia (in caso di maltempo si passerà nelle sale interne del palazzo cinquecentesco), con il grande Arnoldo Foà che porterà sul palco una lettura dedicata a Ludovico Ariosto dal titolo “Il Senno e la Follia. Letture dall’Orlando Furioso” e che, per l’occasione, sarà accompagnato dal musicista Maurizio Pagliarini alla chitarra con una raffinata scelta di brani musicali, da John Dowland a J. S. Bach.
Attore, regista e scrittore, nato a Ferrara, Foà è uno dei più noti artisti italiani. Prestigiosa la sua attività teatrale, con grandi registi (Visconti, Strelher, Menotti, Ronconi), e con regie sue; ha scritto e rappresentato anche commedie e drammi suoi: “Signori buonasera”, “Il testimone”, “Oggi”. Sono celebri le sue dizioni di poesia, registrate anche su cd. Ha interpretato più di 100 films, e ha lavorato, tra gli altri, con P. Germi, A. Blasetti, Orson Welles, J. Losey, E. Scola, e ha vinto il Nastro d’Argento nel 2004. Ha preso parte ad alcune delle più importanti e famose produzioni della Televisione Italiana. E’ inoltre pittore, scultore e giornalista, e ha pubblicato diversi libri, tra cui l’ultimo romanzo “Joanna. Luzmarina” (Corbo Editore 2008).
La mia simpatia per Ludovico Ariosto non dipende solo dal suo amore per Ferrara e dalla sua permanenza nella città dove sono nato e che stimo e ammiro maggiormente fra le città d’Italia. Ma mi ha sempre colpito di Ariosto il suo spirito e la sua considerazione per l’umanità, che è molto simile alla mia. Se fossi vissuto alla sua epoca, ed avendolo potuto incontrare, gli avrei dimostrato la mia ammirazione e la mia simpatia.
Per questo ho preparato una scelta di letture dall’”Orlando Furioso” che testimoniano non solo la grandezza dello scrittore ma anche la sua umanità. Comincerò con una serie di letture tratte dagli inizi di alcuni canti, in cui Ariosto esprime i suoi pensieri e i suoi sentimenti sui casi degli uomini. Di seguito una selezione da alcuni tra i canti più famosi, in cui si parla della pazzia di Orlando e della sua condizione spaventosa dopo la perdita del senno (Canto 23); di Astolfo, cavaliere inglese e paladino di Francia, che entrato in possesso dell’Ippogrifo, arrivato al colmo del Paradiso Terrestre, si incontra con San Giovanni Evangelista che lo porta sulla luna per riprendere il senno di Orlando, (Canto 34); di come Astolfo, aiutato da Brandimarte, Dudon e Oliviero, restituisce il senno ad Orlando (Canto 39). Ma prima anche un brano dal I° Canto, in cui Ariosto pone tutti i temi del poema, e la sua devozione ai Duchi di Ferrara.
Ludovico Ariosto è uno dei più grandi autori e letterati italiani di tutti i tempi, e non può essere dimenticato, come lo è oggi. La sua poesia elegante e immaginifica, ricca di citazioni storiche e mitologiche, è sempre viva e importante nella sua rappresentazione di umane debolezze e miserie come di grandi imprese e grandi spiriti.(Arnoldo Foà)