Le promesse del Pdl sono ‘sfumate’ al termine della campagna elettorale. Ricordiamo tutti Isabella Bertolini e Enrico Aimi davanti alla Casa circondariale Di Sant’Anna, impegnati ad assicurare il trasferimento di 150 detenuti e l’arrivo di almeno 40 unità per l’organico di polizia.
Abbiamo ben presente anche le altre promesse dei rappresentanti del centrodestra modenese e ricordiamo che, naturalmente, tutto questo avveniva in campagna elettorale. Il Partito democratico ha dubitato sin da subito dei proclami e, puntualmente, molte rappresentanze sindacali della polizia penitenziaria hanno denunciato che, stando ai pronunciamenti delle strutture ministeriali, per la situazione modenese non si prevedono interventi in grado di ripristinare una situazione di ‘umana decenza’ sia per i detenuti sia per i lavoratori, al Sant’Anna e nelle strutture di Castelfranco e Saliceta San Giuliano. Le cifre e le riflessioni fornite oggi dal responsabile Dott. Madonna e dal Comandante dei corpi di polizia penitenziaria rafforzano le ragioni della denuncia: non c’è davvero niente da festeggiare. Come rappresentanti del territorio, insieme alla istituzioni e realtà modenese, non ci sottraiamo ad un impegno di azioni coordinate per attenuare i disagi, e migliorare la situazione: proprio in questi giorni ho segnalato al direttore del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria la necessità di interventi per ovviare la difficilissima situazione di sovraffollamento determinatesi alla Casa di lavoro di Saliceta San Giuliano.
Vorrei ricordare all’onorevole Bertolini che servono interventi di civiltà, come è stata la realizzazione del punto di incontro in carcere per i genitori detenuti e i loro figli minori. Davanti alle proteste dei sindacati di polizia il centrodestra tenga almeno un atteggiamento meno arrogante: bisogna lavorare con urgenza a soluzioni che impegnino in primo luogo le competenze e i doveri dello Stato.