«Ci vediamo in Piazza dell’Unità…». Sì, in quel quadrato di cemento circondato da alberi che è un po’ il cuore della Bolognina, il quartiere “rosso” di Bologna. Zona operaia un tempo, pensionati e ceto medio oggi. Le strade che hanno i nomi dei pittori famosi, una presenza di immigrati alta, con integrazione e lavoro che fanno da collante ad una città che cambia.
La prima uscita pubblica di Flavio Delbono da sindaco di Bologna sarà in Piazza dell’Unità. Domani pomeriggio, ore 18.30, l’ottavo sindaco di Bologna brinderà alla vittoria: con lui, sul palco, Beatrice Draghetti, la presidente della Provincia riconfermata nei giorni scorsi alla guida di Palazzo Malvezzi.
La vittoria di Delbono è stata netta. Schiacciante si sarebbe detto un tempo: 60 a 40, anzi un po’ di più per il candidato del centrosinistra, un po’ di meno per quello della destra.
«Delbono ha aumentato di più nei seggi dove al primo turno era debole», ha spiegato in diretta tv Fausto Anderlini, cancellando con poche parole le polemiche di ritorno su affluenza (peraltro alta, al 63%), carisma, ecc.
La vittoria del centrosinistra è stata netta. «Sono onorato di servire la mia città», è stata la prima dichiarazione da sindaco di Delbono che, non appena la “matematica” gli ha fatto indossare la fascia tricolore, ha alzato la cornetta del telefono per chiamare il signor Stefano, un agente della polizia municipale che ieri pomeriggio ha avuto un incidente stradale mentre portava le schede scrutinate da un seggio all’ufficio elettorale centrale.
«Chiedo scusa ai bolognesi per il brutto spettacolo che la politica ha dato in questi giorni», ha detto Delbono prima di mantenere fede al primo impegno pubblico. Quello in Piazza Maggiore con i bolognesi che hanno voluto festeggiare la sua elezione a sindaco. Un film che andrà in scena anche domani, con il bis in Piazza dell’Unità.