Non tutte le aziende abbattono i costi con le normali misure. La CRM, azienda modenese famosa per la produzione di piadine e tigelle, ha individuato da vari mesi un filone da sfruttare a fondo: più della metà dei circa 30 operai e operaie addetti alla lavorazione sono alle prese con una valanga di contestazioni e provvedimenti disciplinari che vanno dalla multa alla sospensione dal lavoro, a cui iniziano ad aggiungersi ulteriori richieste da parte dell’azienda di risarcimento danni dai €100 ai €1.000, pagabili ovviamente in “comode” rate mensili mediante trattenute sulla busta paga di €50 o €100.
Lavoratori impazziti che arrivano sempre in ritardo o insultano i superiori? No. La quasi totalità delle discutibili contestazioni riguarda operazioni tecniche che verrebbero svolte negligentemente e comunque non secondo la procedura prevista. Negligenze o errori causati da condizioni di orari, ritmi e carichi difficilmente sopportabili. In queste condizioni chi non sbaglia?
Il sindacato agroalimentare Flai/Cgil ha già segnalato alla Direzione Provinciale del Lavoro e alla Medicina del Lavoro la necessità di verificare il rispetto delle normative soprattutto sulle pause e sui carichi a cui è sottoposto il personale femminile. E non è tutto: questo sistema di sanzioni porta mese dopo mese i lavoratori ad essere “recidivi”, quindi potrebbero aspettarsi il licenziamento da unmomento all’altro. Pur nel clima di paura suscitato da questa gestione, sono iniziate anche le prime impugnazioni dei provvedimenti da parte deilavoratori assistiti dalla Flai/Cgil.Con questa “strategia disciplinare” qualcuno può avere l’illusione di produrre dei buoni risultati a breve termine; in realtà si compromette la coesione tra azienda e lavoratori e, a lungo termine, anche l’efficienza aziendale. Questo modello di organizzazione aziendale sembra davvero orientato a metodi del passato invece che a un modello collaborativo! Modello che la Flai/Cgil di Modena intende contrastare fermamente!
Flai Cgil Modena