In una piazza Garibaldi gremita da circa 800 persone e con un tifo da stadio si è tenuto l’ultimo confronto pubblico tra Graziano Pattuzzi e Luca Caselli, prima del voto amministrativo di domenica e lunedì che decreterà il nuovo sindaco di Sassuolo.
Il dibattito è stato moderato dal giornalista Leo Turrini e si è articolato in diversi momenti: una prima parte in cui i candidati hanno risposto a domande che già conoscevano e che erano le stesse per entrambi, una serie di domande di cui non erano a conoscenza e che erano state preparate dai sostenitori dello sfidante ed infine un appello al voto.
Mentre i candidati si sfidavano sul palco i rispettivi sostenitori seduti tra il pubblico hanno dato vita ad un vero e proprio duello che, almeno in quanto a foga e rumorosità, a volte anche sopra le righe tanto da essere richiamati all’ordine dal moderatore, è stato sicuramente vinto da chi era in piazza a sostengo di Caselli. Più misurato ma comunque presente ed agguerrito il sostegno al sindaco uscente Graziano Pattuzzi, che vince però la palma della migliore coreografia grazie alle magliette che recitavano uno degli slogan della sua campana: “scegli la persona”.
Rispondendo ad una delle prime domande Luca Caselli ha fatto i nomi di chi farà parte della sua squadra se sarà eletto, tra gli altri Santomauro, Casolari, Benedetti, Vincenzi, Severi, Cuoghi, Menani, Orienti, specificando che non tutti saranno assessori, tra i nomi che ha citrato in piazza ci saranno infatti anche il presidente del consiglio comunale e i presidenti delle commissioni. Caselli ha poi ribadito la volontà di istituire un assessorato alla sicurezza ed uno all’associazionismo, inoltre istituirà la figura del city manager, organo presente nelle istituzioni comunali americane con il compito di sovrintendere sull’operato dei governanti. Caselli ha poi comunicato la disponibilità a concedere un posto all’Udc, dicendosi convinto che non possano stare insieme ai Comunisti Italiani, e la volontà di cambiare il dirigente della Sgp.
Graziano Pattuzzi ha invece prospettato la realizzazione di un assessorato al centro storico e di uno ai rapporti con i cittadini, contestando poi la scelta di un assessorato alla sicurezza: “è una materia troppo importante e quindi deve tenersela il sindaco”.
Entrambi sono stati chiamati ad elencare tre motivi per cui non si deve votare il proprio avversario.
“Il primo è che non è uno di noi – ha esordito Caselli – non fa parte della nostra comunità e non ha mai fatto nulla per diventarlo. Il secondo è che è appoggiato da una coalizione che non garantirà la governabilità”. Infine Caselli ha chiesto alla platea “a voi va bene Sassuolo così com’è?, domanda a cui è seguito un coro di no.
Pattuzzi ha rinunciato ad elencarne tre sostenendo che ne bastasse solo una: “la campagna elettorale basata solo su falsità, soprattutto negli ultimi giorni. Una campagna elettorale basata su accuse personali e su promesse false”. Pattuzzi si è limitato ad aggiungere che con i 5 consiglieri conquistati dalla Lega nord “Caselli ha i cosiddetti in mano a Menani”.
Negli appelli al voto entrambi hanno insistito sugli stessi argomenti che avevano già inserito negli appelli fatti nelle ultime ore, riservandosi solo l’aggiunta di qualche nota di colore: una bandiera tricolore annodata al collo per Caselli ed una battuta di Pattuzzi sull’abitudine di qualcuno ai saluti romani.