Il Consiglio comunale ha approvato ieri con 18 voti favorevoli e 7 contrari, il Bilancio consuntivo 2024 dell’Istituzione scuole e nidi dell’infanzia.

Il 2024 si è chiuso con 38 milioni di euro di entrate: di cui 23 milioni trasferiti dal Comune; 4,9 milioni grazie ai versamenti delle rette scolastiche; 5 milioni da altri trasferimenti correnti (oltre 3 milioni dallo stato, 2 milioni dalla Regione, 10 mila euro dalla Provincia, 178mila euro dalla Fondazione Manodori e dall’Unione europea) e 210mila euro da attività di Reggio Chidren srl. Le entrate in conto capitale ammontano a 503mila euro. Dal Pnrr sono arrivati a Reggio Emilia contributi per 20 milioni di euro da dedicare a investimenti e servizi scolastici per bimbi e ragazzi compresi nella fascia d’età da 0 a 14 anni. Oltre 8 milioni di euro destinati alla fascia 0-6 anni e suddivisi in sei interventi di riqualificazione e la realizzazione del nuovo polo dell’infanzia al parco Ottavi.

Fra le uscite di spesa sono da conteggiare 17 milioni di euro per il personale; 13,8 milioni di euro per beni e servizi, oltre alle spese correnti per 3,4 milioni di euro, 2,2 quali per i trasferimenti a nidi d’ispirazione cattolica e privati.

Il Consuntivo 2024 si chiude con un avanzo positivo disponibile di 1,6 milioni di euro (al netto delle quote accantonate, vincolate e destinate agli investimenti), che sarà destinato al Bilancio 2025 per la salvaguardia degli equilibri economici.

 

SCOLARIZZAZIONE – Il Sistema pubblico integrato ha raggiunto importanti risultati di scolarizzazione nell’anno 2024/25: 1.798 posti di nido pari al del 61,2% dei minori tra gli 0 e i 36 mesi (nel 2023 era al 57,12%) e 3887 posti di scuola dell’infanzia con una scolarizzazione del 99,28% (nel 2023 era circa all’98,62%).

In sostanza a Reggio Emilia, 5.712 bambini (il 82,97% dei residenti) frequentano un nido o una scuola d’infanzia. Nel corso del 2024 l’Istituzione scuole e nidi del Comune di Reggio Emilia ha nuovamente aderito alla misura a sostegno dell’ampliamento dell’offerta e dell’accesso al sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia, per i bambini in età 3-36 mesi (anno 2024/2025) con il programma “Fse+ Priorità inclusione sociale” promosso dalla Regione Emilia-Romagna, ottenendo 430mila euro a titolo di co-finanziamento per l’attivazione di 82 posti aggiuntivi nei nidi del sistema educativo integrato reggiano.

 

INCLUSIONE E SCONTISTICA – Nel 2024 sono state applicate tariffe con criteri di progressività per le famiglie confermando le scelte fatte negli anni scolastici precedenti. Tra queste la possibilità di uscita anticipata alle ore 13 per le sole scuole dell’infanzia a cui corrisponde l’applicazione di uno sconto sulla retta pari al 15% dell’importo. Rimangono in vigore i provvedimenti a favore delle famiglie in cui uno o entrambi i genitori siano stati colpiti da licenziamento, cassa integrazione o riduzione del fatturato, se artigiano o lavoratore autonomo, attualizzando le fasce Isee e le rette.

Grazie ad alcune risorse regionali, integrate da finanziamenti comunali, sono state confermate le riduzioni sulle rette di nido. Il provvedimento ha coinvolto più di 1300 famiglie della nostra città iscritte ai Nidi comunali e convenzionati con scontistiche che vanno dal 50% al 20% a seconda della fascia Isee. Una parte di queste risorse regionali è stata desinata a strutture private e d’ispirazione cattolica autorizzate che sul territorio rappresentano il 22,1% dei posti offerti per bambini in età di nido.

 

DIRITTI SPECIALI E SOSTEGNO SCOLASTICO – E’ importante favorire l’accesso dei bambini con diritti speciali in tutto il sistema pubblico integrato creando situazioni educative idonee e interventi educativi-riabilitativi adeguati.

L’Istituzione scuole e nidi d’infanzia contribuisce finanziando l’assunzione di personale di sostegno nelle strutture a gestione comunale indiretta, nelle scuole statali, nelle scuole Fism e paritarie convenzionate. Sono comunque le scuole e i nidi gestiti dal Comune a farsi carico della scolarizzazione del maggior numero di bambini con diritti speciali nella fascia da 0 a 6 anni. Nelle scuole dell’infanzia comunali, infatti, sono stati accolti 78 bambini con diritti speciali, 6 nei nidi. All’interno dei servizi cooperativi (gestione indiretta), sono 23 i piccoli in scuole d’infanzia e 7 nei nidi, nelle scuola statali la richiesta per integrazione del sostegno è stata fatta per 20 bambini, Infine nelle scuole Fism (dati 2023-2024), i bambini sono 30. Complessivamente sono 103 le insegnati incaricate dall’Istituzione Scuole e Nidi per la piena inclusione delle bambine e dei bambini con diritti speciali.

 

RECLUTAMENTO DEL PERSONALE – Il 2024 è stato caratterizzato da un grande impegno per la stabilizzazione del personale poiché il tema del reclutamento continua a rappresentare materia di grande attualità con l’indizione di alcuni concorsi per l’assunzione di diverse figure professionali. In particolare sono stati stabilizzati: 39 operatori servizi scolastici (di cui 18 tempo pieno, 7 a 27 ore, 5 a 18 ore); 19 funzionari reti educative – specializzazione insegnante; 3 funzionari educativi di atelier; 1 collaboratore servizi scolastici. Inoltre il piano occupazionale ha autorizzato lo scorrimento della graduatoria del Comune di Modena per l’assunzione a tempo indeterminato di altri 8 educatori.

 

SERVIZIO ESTIVO – Nel 2024 il servizio estivo per le famiglie ha attivato 646 posti (di cui 322 per i nidi, fascia 0-3 anni, e 324 per le scuole dell’infanzia, fascia 3-6 anni) con un impegno di spesa di circa 366mila euro per un mese di attività. Sempre lo scorso anno per la prima volta l’Istituzione ha attivato un bando per disporre l’assegnazione di contributi ai gestori del privato sociale che si sono resi disponibili ad accogliere bambini 0/6 anni con diritti speciali all’interno dei centri estivi. L’ammontare complessivo del finanziamento è stato pari a 57mila euro.

 

FORMAZIONE E RICERCA – Nel 2024 sono riprese inoltre le attività dei gruppi di studio accolti e le iniziative all’estero messe in campo dal Centro internazionale Loris Malaguzzi, dopo gli anni difficili causati dall’emergenza sanitaria. Complessivamente gli interventi in campo nazionale e internazionale sono stati 85 con il coinvolgimento di 2.897 persone nell’ambito della convenzione con Reggio Children s.r.l.