A partire oggi, 29 aprile, nella sala conferenze della Biblioteca Mabic di Maranello è esposta la scultura intitolata ‘Ferrari F1 312T’, creata dall’artista Fabio Comelli e vincitrice del Premio d’Arte contemporanea e Sostenibilità ambientale ‘Midolini’.
L’opera riproduce a grandezza naturale la monoposto con cui Niki Lauda vinse il Mondiale Piloti nel 1975, ed è stata interamente realizzata con materiali di recupero.

La scultura si potrà visitare fino all’11 maggio – ad ingresso libero – negli orari di apertura al pubblico della biblioteca (lunedì 14.30-19, da martedì a sabato 9-19).
L’opera è stata ‘svelata’ sabato pomeriggio nell’ambito di un evento dedicato a Pietro Corradini, ex meccanico Ferrari scomparso lo scorso anno, e organizzato dalla FAI Sport, società sportiva paralimpica di Udine legata al Comune di Maranello da una lunga amicizia che vede i due enti collaborare allo sviluppo di iniziative finalizzate all’inclusione degli atleti disabili attraverso l’attività sportiva.
Durante la cerimonia di sabato un altro artista, Egidio Petri, ha donato al Comune una scultura in legno dedicata allo stesso Corradini, che oltre ad essere affezionatissimo ai ragazzi della FAI Sport, fu anche capo meccanico delle Rosse proprio nel 1975, quando Lauda vinse al volante della medesima ‘312T’.
All’evento – insieme al sindaco Luigi Zironi, alla vicesindaco Chiara Ferrari e all’assessore allo Sport Juri Fontana – hanno partecipato anche tanti amici ed ex colleghi di Corradini, oltre agli atleti paralimpici friulani, ai loro familiari e ai dirigenti della società sportiva, presieduta da Giorgio Zanmarchi.
Lo stesso team è stato protagonista, presso il Parco dello Sport di Maranello, del meeting ‘Nuotodiverso – Sfumature di nuoto’, nel quale gli atleti con disabilità di FAI Sport e della Polisportiva si sono sfidati amichevolmente in corsia in un clima di festa, davanti ad amici e familiari.
“Abbiamo accolto con enorme piacere gli amici della FAI Sport – ha sottolineato il sindaco Luigi Zironi – Non ci sono parole che possano descrivere le emozioni provate di fronte alla tenacia, all’entusiasmo e alla gioia dei ragazzi che hanno gareggiato in piscina. I sorrisi, gli sguardi dei loro familiari e di tutti coloro che li hanno accompagnati ci hanno regalato momenti difficili da dimenticare: una perfetta sintesi del legame tra sport e inclusione che in ogni comunità è necessario valorizzare”.