Sono oltre 3,5 i milioni di metri cubi mossi dalla frana di Boccassuolo, che ha raggiunto l’alveo del torrente Dragone, nel quale sono in azione gli operatori della Protezione civile e delle ditte incaricate per mantenere libero l’alveo dai detriti movimentati dalla frana, cercando di evitare che si creino ostruzioni al corso d’acqua.
Tra domenica 27 e lunedì 28 aprile è stata distrutta anche la terza abitazione, mentre prosegue l’azione di monitoraggio del corso della frana, che continua a muoversi ad un ritmo compreso tra i 50 centimetri e il metro all’ora. Per questioni di sicurezza è stato disposto il divieto di avvicinamento di un’altra famiglia non residente ad una “seconda abitazione”, al momento non intercettata dalla frana, ma potenzialmente a rischio.
Il sindaco Fabio Braglia ha ribadito che «l’attenzione di queste ore va al torrente Dragone, in cui abbiamo concentrato i mezzi d’opera affinché possano mantenere più libero possibile l’alveo, perché sarebbe davvero drammatico che si creasse una sorta di tappo nel corso d’acqua. Manteniamo monitorata la frana 24 ore su 24, con la nostra presenza e con il costante supporto della Protezione civile, dei geologi dell’Università di Modena e di tutto il personale che da giorni instancabilmente si adopera per la comunità e al quale va tutto il mio ringraziamento. Stiamo vivendo l’evoluzione di un dramma che quotidianamente cresce per dimensioni e criticità, e per questo è urgente e necessario ricevere sostegni, supporti e aiuti da parte delle Istituzioni».
Al momento restano stati evacuati tre nuclei famigliari residenti con otto persone, mentre sono state allontanati 10 nuclei famigliari non residenti (seconde case) per complessivi circa 20 persone. Restano poi 51 le persone parzialmente isolate. Inoltre sono tre le abitazioni distrutte, quattro strade comunali e tre ponticelli di attraversamento.