Un omaggio da Bologna a Papa Francesco nel giorno delle sue esequie. Sabato 26 aprile nella Basilica di San Petronio alle 18.30 diventerà un omaggio a Bergoglio l’esposizione dell’opera dell’artista catalano Joan Crous, “L’Ombra di Guernica”, ispirata al messaggio pacifista del Pontefice argentino. “Ho sempre pensato – dice l’autore – che sulla guerra finora i concetti più pacifisti li avesse espressi Papa Francesco. Ed è questo il motivo per cui, pur da non credente, fin dall’inizio ho chiesto che a ospitare la mia opera fosse la chiesa dei bolognesi per eccellenza, una comunità alla quale mi sento di appartenere dopo aver vissuto oltre trent’anni qui”.
L’arcivescovo di Bologna, Sua Eminenza Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, ha immediatamente accolto la proposta di Crous: “Esporre questa opera in San Petronio è legato anche a un’attenzione che Joan Crous trova nelle parole di Papa Francesco, che era davvero il massimo leader internazionale della lotta contro la guerra. Il suo messaggio della pace, talvolta deformato e mal interpretato, al contrario suscitava in tanti come Joan partecipazione, speranza, convinzione e un’alleanza per raggiungere quella grande visione di papa Francesco che è “Fratelli tutti”. Esporla oggi in San Petronio può aiutarci, come può fare l’arte, a contemplare la sofferenza e scegliere sempre l’unica via per combatterla che è quella del dialogo e dell’intelligenza dell’amore, che conosce e contrasta il Male e lo sa prevenire”.
La “Guernica” di Joan Crous verrà dunque esposta in anteprima nella Basilica di piazza Maggiore da sabato 26 aprile alle 18.30, anniversario del bombardamento del paese basco di Guernica avvenuto nel 1937 durante la Guerra Civile Spagnola, fino al 29 giugno. Quella strage (le vittime stimate furono tra i 200 e i 300 civili, ma il numero esatto non si è mai saputo) ispirò il celeberrimo dipinto di Pablo Picasso, e a quel capolavoro si è a sua volta ispirato Joan Crous per la sua interpretazione.
L’opera sarà presentata da Monsignor Andrea Grillenzoni, il primicerio di San Petronio che ha deciso di confermare la cerimonia nonostante il lutto per dedicarla alla memoria del Santo Padre, e da Milena Naldi (storica dell’arte). A seguire si esibiranno in chiesa la compagnia catalana tra coro e teatro Cor de Teatre, il pianista Carmelo Travia e la soprano Alessandra Catania. Dalla Catalogna arriveranno il presidente della Diputació di Girona nonché sindaco di Banyoles, Miquel Noguer, e Lluís Coromina, presidente della Fundació Lluís Coromina di Barcellona.
L’OPERA
L’opera potrà essere ammirata gratuitamente fino al 29 giugno negli orari di apertura della Basilica tutti i giorni dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 18.30.
L’esposizione è stata realizzata in collaborazione con il Cenacolo delle Arti e con il sostegno di Emil Banca, Legacoop, Randi Group, Moreno Motori, Teleimpianti e Arredart. Il catalogo verrà pubblicato a fine mostra dall’editore Lamberto Fabbri.
“L’Ombra” è una scultura in pasta di vetro e polvere realizzata tra il 2019 e il 2025 tramite un processo di fossilizzazione ideato da Crous e da lui denominato embulcall. Si tratta di un pannello verticale in altorilievo di grandi dimensioni (8,20 x 4,10 metri: le stesse misure della Guernica di Picasso), ottenuto dalla fusione di polvere di vetro recuperato per ricavarne milioni di piccole schegge. Pesa quasi una tonnellata e mezza ed è composta da 770 mattonelle cotte in stampi di sabbia.
“L’Ombra: la città degli uomini”: durante gli oltre due mesi di permanenza dell’opera in San Petronio saranno organizzate serate speciali di musica, poesia, letture e dialoghi. Il primo appuntamento è fissato per il 12 maggio (ore 20.30) con il concerto di Roberta Giallo dopo il racconto critico dell’opera a cura di Roberta Tosi, Davide Rondoni e la musica di Teo Ciavarella e dei Santa Balera.
NOTA DEL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI (Arcivescovo di Bologna)
“Conosco e apprezzo tanto Joan Crous che è un artista creativo e sensibile alle grandi
sfide della convivenza, dell’incontro e della sofferenza degli uomini. La sua interpretazione
della Guernica di Picasso è una grande suggestione che ci aiuta a capire oggi quell’orrore,
simbolo di tutti i bombardamenti, le violenze e il dolore che la guerra produce. È un grande
grido che ci fa sentire cosa signific hi davvero la guerra, tutt’altro c he un videogioco ma una tempesta che distrugge la vita di tutti. Grazie alla Guernica di Picasso e a quella di Crous entriamo nella violazione dell’uomo contro sé stesso e contro il Creato.
Perché esporla oggi in San Petronio? Per aiutarci, come può fare l ’arte, a contemplare la sofferenza e scegliere sempre l’unica via per combatterla che è quella del dialogo e dell’intelligenza dell’amore, che conosce e contrasta il Male e lo sa prevenire e risolvere. Esporre questa opera in San Petronio è legato anche a un attenzione che Joan Crous trova nelle parole di Papa Francesco, che era davvero il massimo leader internazionale della lotta contro la guerra. Il suo messaggio della pace, talvolta deformato e mal interpretato, al contrario suscitava in tanti come Joan partecipazione, speranza, convinzione e un alleanza per raggiungere quella grande visione di papa Francesco che è Fratelli tutti”. Non dobbiamo
mai dimenticare che la guerra non è mai tra nemici ma tra fratelli che non si riconoscono
più, come fu quella C ivile in Spagna e come è ogni conflitto. È motivo di soddisfazione
ulteriore per Joan poter esporre in chiesa questo suo grido di dolore che interpreta la
sofferenza delle persone”.