Dal settore manifatturiero alla piccola e media industria, passando per automotive, moda, tessile e agroalimentare. Sono questi alcuni dei settori dell’economia modenese maggiormente esposti alle conseguenze dei dazi, del rincaro di energia e materie prime e delle sfide dell’Intelligenza artificiale, per tutelare i quali, martedì 22 aprile, si è insediato il “Tavolo di salvaguardia del lavoro”, che ha visto riuniti in Comune i rappresentati dell’Amministrazione comunale e di Cgil, Cisl e Uil.

Insieme hanno iniziato ad analizzare dati e livelli di produttività e occupazione, per avviare un percorso che ha come obiettivo quello di sviluppare, in un momento di particolare difficoltà congiunturale, le opportune strategie in grado di tutelare il lavoro e il tessuto economico modenese.

Tra i punti all’ordine del giorno anche l’esaurirsi degli ammortizzatori sociali, che sta destando forte preoccupazione, in particolare per settori come l’artigianato e per i quali è fondamentale chiedere una deroga come già avvenuto per abbigliamento, tessile e calzature.

Il “Tavolo di salvaguardia”, che tornerà presto a riunirsi, rientra tra le azioni previste dal Protocollo di intesa per lo sviluppo, la coesione sociale e il futuro di Modena, siglato, lo scorso febbraio, tra Amministrazione comunale e Parti sociali e Terzo settore.