Resta altissima l’attenzione della Regione e dell’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile sulla frana di Boccassuolo di Palagano, sull’Appennino modenese. Il fronte di avanzamento continua a muoversi a velocità alterne e oggi ha raggiunto un’altra strada comunale, oltre alle due già danneggiate, che costituiva l’unico accesso per un gruppo di undici abitazioni. Di queste, molte sono seconde case, ma sono coinvolti anche un agriturismo e un allevamento: 7 i residenti evacuati, con un’ordinanza del Comune, perché a rischio isolamento. Con le ordinanze dei giorni scorsi erano state evacuate altre 24 persone, di cui 1 residente.

I tecnici (dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, del Comune e delle ditte specializzare incaricate) continuano a monitorare minuto per minuto la situazione, mentre l’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha una convenzione apposita con l’Agenzia regionale, sta utilizzando anche dei droni, in volo sull’area. Stamani si è recata in sopralluogo la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Presente Fabio Braglia, sindaco di Palagano e presidente della Provincia di Modena.

“Ho voluto vedere di persona la situazione e l’evoluzione della frana- ha spiegato Rontini-. La Regione ha già disposto, tramite l’Agenzia, un primo stanziamento urgente di 200mila euro per interventi volti a limitare l’allargamento del fronte franoso e contenere il movimento di fango e detriti; siamo pronti- ha aggiunto la sottosegretaria- a stanziare altre risorse per ulteriori interventi urgenti, garantendo innanzitutto il trasporto dei ragazzi che devono andare a scuola e gli altri spostamenti necessari. Con il Comune, stiamo ragionando sui collegamenti e la viabilità alternativa: ci sono persone che vivono aldilà della frana e oggi sono costrette a compiere giri lunghissimi. Siamo pronti a intervenire in aiuto alla comunità, per affrontare anche questo tipo di criticità, partendo dalle opere di consolidamento di via Sassorosso, che rappresenta l’unica arteria di collegamento con le aree isolate”.

Oggi pomeriggio si svolgerà un’altra riunione al Coc (Centro operativo comunale) con tutti gli attori coinvolti per fare il punto sulla situazione e sulle criticità.

La frana

Il movimento franoso di Boccassuolo di Palagano interessa un’area storicamente fragile dell’Appennino modenese, dove in passato sono stati fatti interventi significativi di consolidamento e regimazione delle acque.

La frana, di due chilometri, si è staccata dal Monte Cantiere lo scorso 1^ aprile. Il fronte, largo tra i 100 e i 300 metri, ha causato danni a due strade comunali (con oggi, salgono a tre), oltre al ponte del Rio della Lezza, coinvolgendo anche una linea elettrica di media tensione; motivo per cui vengono monitorati una linea elettrica ad alta tensione, sistemi idrici e di scolo delle acque.