Modena si prepara a celebrare l’80° anniversario della Liberazione della città e dell’Italia dal nazifascismo con un consistente programma di iniziative, promosso dal Comune di Modena, dal Comitato per la storia e le memorie del Novecento e dal Comitato provinciale celebrazioni 80° della Liberazione, che coinvolgono tutta la città, disseminando occasioni preziose per ricordare i valori della Resistenza e rinnovare l’impegno per la democrazia, attraverso spettacoli, incontri, camminate, concerti e momenti istituzionali.
Il calendario è stato presentato questa mattina, venerdì 18 aprile, in Municipio, con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il sindaco del Comune di Modena Massimo Mezzetti, il presidente provinciale dell’Anpi Vanni Bulgarelli, la presidente dell’Istituto Storico di Modena Daniela Lanzotti, il presidente di Emilia Romagna Teatro Fondazione Giuliano Barbolini, il coordinatore territoriale Legacoop Estense Marcello Cappi e Vittorina Maestroni del Centro Documentazione Donna di Modena.
“Questo ampio e bellissimo programma”, ha spiegato il sindaco Mezzetti, “è una scelta precisa della nostra amministrazione comunale di cui andiamo orgogliosi e ringrazio tutti i componenti del Comitato per la storia e le memorie del Novecento per l’impegno che abbiamo condiviso insieme. Noi crediamo che i valori della Resistenza e della Liberazione siano quelli che hanno permeato la successiva Costituzione italiana e la democrazia di questo paese. La memoria su cui lavoriamo, in particolare per le giovani generazioni, è una memoria che deve essere viva e attiva, non cristallizzata, e che sappia parlare all’oggi e alla costruzione del futuro”.
All’interno di un programma che si apre lunedì 21 aprile per proseguire fino al 6 giugno, le giornate clou sono quelle di martedì 22 aprile, data in cui Modena venne liberata, e di venerdì 25 aprile, anniversario della liberazione nazionale.
Il 22 aprile viene dedicato alla memoria con le tradizionali deposizioni di corone: al Famedio del Cimitero di San Cataldo (ore 9.30), al Sacrario della Ghirlandina e alla lapide degli ex Internati in piazza Torre (ore 10), alla lapide Medaglia d’Oro dello Scalone del Palazzo Comunale (ore 10.15) e alla lapide di Mario Allegretti nell’atrio centrale dell’Università (ore 10.30).
Alle 11 le campane della Ghirlandina e delle torre del palazzo comunale suonano a festa, come accaduto ottanta anni fa e come racconta Adamo Pedrazzi, il reggente dell’Archivio Storico Comunale nella sua “Cronaca dell’occupazione nazi-fascista di Modena”. E, come avvenne 80 anni fa, a far risuonare i festosi rintocchi sono i campanari dell’Unione Campanari Modenesi che prenderanno simbolicamente il testimone dai loro antenati dell’epoca per un momento veramente unico.
Di pomeriggio alle 17.30, nel Ridotto del Teatro Storchi, si tiene l’incontro “Storie materiali e resistenti. Raccontare la Resistenza con gli oggetti”, con Paola E. Boccalatte e Mirco Carrattieri, autori del volume “Scarpe rotte eppur bisogna andar. Una storia della Resistenza in 30 oggetti”, in dialogo con Claudio Silingardi dell’Istituto Storico di Modena.
Alle 19.30 il Teatro Storchi ospita lo spettacolo “Il Corpo. Voci di donne nel delitto Matteotti” realizzato da Emilia Romagna Teatro, con la regia di Matteo Marsan e le interpretazioni di Anna Meacci, Daniela Morozzi e Chiara Riondino. Introduce Riccardo Nencini. L’ingresso è gratuito con prenotazione consigliata.
E ancora nella giornata del 22 aprile il quotidiano La Gazzetta di Modena viene rivestito con la prima pagina del giornale L’Unità Democratica, come era stato rinominato il quotidiano che, dopo la guerra nel 1947, tornò al nome originale e attuale.
Venerdì 25 aprile, giorno della Liberazione nazionale, si apre alle 10 con la Messa in Duomo seguita dal corteo con la Banda cittadina “A. Ferri” e dall’omaggio al Sacrario della Ghirlandina. Alle 11.15, in piazza Grande (in caso di maltempo nella sala consiliare del palazzo comunale) si tiene il momento commemorativo con la lettura dei racconti vincitori del concorso a cura di Arci Modena “La storia è fatta di piccoli gesti anonimi”, gli interventi del presidente provinciale Anpi Vanni Bulgarelli, del sindaco Massimo Mezzetti e della storica Michela Ponzani. Alle 16 in piazza Torre si tiene il tradizionale concerto della Banda cittadina A. Ferri.
Sempre nel pomeriggio alle 13 al laghetto di Modena Est si tiene il “Pranzo Resistente” con letture, musica e la mostra fotografica “E come potevamo noi cantare?” sulle donne nella Resistenza. Alle 16 il Parco Amendola ospita lo spettacolo “Bella Ciao” del collettivo artistico Sottopelle, e in contemporanea parte dal Circolo XXII Aprile un corteo accompagnato dalla Banda di Marano sul Panaro.
La giornata si chiude alle 20 alla Sala Truffaut con la proiezione del film documentario “La Liberazione, un film di famiglia”, accompagnato da un dialogo con esperti dell’Istituto storico e della Fondazione Home Movies.
Il 25 aprile è anche una giornata di sport e partecipazione popolare. Alle 9 del mattino parte dalla Polisportiva Madonnina la Camminata della Libertà, giunta alla 19ª edizione, con percorsi da 5, 8 e 14 chilometri lungo le strade del quartiere e i cippi commemorativi. Nel pomeriggio, al Campo Scuola di viale Autodromo, spazio alla 46ª edizione del Trofeo della Liberazione, meeting regionale di atletica leggera promosso da UISP Modena.
LE INIZIATIVE DAL 21 AL 28 APRILE
Prende il via il 21 aprile un denso calendario di appuntamenti tra memoria civile, musica, teatro, incontri e installazioni
Prende avvio con una settimana densa di iniziative il calendario delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione. Una rete di appuntamenti diffusi che, tra quartieri, scuole e spazi pubblici, invita la città a ricordare e a riflettere.
Lunedì 21 aprile al Parco Amendola dove alle 16 il Coro delle Mondine di Novi porta in scena “Fazzoletto Rosso”, uno spettacolo-concerto introdotto dallo storico Daniel Degli Esposti. L’iniziativa è promossa in collaborazione con il Quartiere 3.
A partire dal 22 aprile grandi manifesti – sei metri per tre – vengono affissi in diverse parti della città con l’obiettivo di ricordare e riflettere tramite un’installazione visiva costituita da fotografie d’epoca della liberazione di Modena che riportano i volti e la gioia dei protagonisti di quei giorni, partigiani, civili, militari degli eserciti alleati. Non solo: viene affissa anche la prima pagina del quotidiano L’Unità democratica che racconta la liberazione della città dal nazifascismo con lo storico titolo “Modena è libera”. I manifesti saranno visibili rispettivamente dal 22 e dal 24 aprile. Tutto il materiale fotografico è contenuto negli archivi dell’Istituto Storico di Modena.
Mercoledì 23 aprile la memoria si diffonde nelle strade della città con “Strade della Libertà”, iniziativa di Anpi Modena che prevede la deposizione di fiori nelle vie dedicate a partigiani e antifascisti. Alle 9.30, nel salone Corassori della Cgil, viene proiettato il docufilm dedicato a Gina Borellini, mondina, partigiana e parlamentare. Il regista Francesco Zarzana e Caterina Liotti del Centro documentazione donna dialogano con il pubblico. Sempre in mattinata, Savina Reverberi Catellani, figlia della partigiana Gabriella Degli Esposti, incontra gli studenti della scuola media Sola di San Damaso per un momento di memoria condivisa e partecipata. Partecipa l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli.
Giovedì 24 aprile si apre con un gesto simbolico: la piantumazione della rosa “Bella Ciao” presso le lastre commemorative di viale Molza. Alle 17.30 alla biblioteca Rotonda la scrittrice Raffaella Romagnolo presenta i suoi ultimi libri in dialogo con Elena Monari dell’Istituto storico di Modena.
Alle 18, nel chiostro della biblioteca Delfini, si inaugura l’installazione “Le parole della Resistenza”, con letture registrate di Ottavia Piccolo e testi di firme autorevoli tra cui Lella Costa, Nicola Gratteri, Pietro Grasso e il cardinale Matteo Maria Zuppi.
Alla stessa ora, alla Tenda, la Festa Resistente dà spazio alla musica con i Rebel e i live di Palea, Grida e Faccianuvola, mentre alle 20.30 in piazza Roma si parte per il trekking urbano “Nella lusinga di poter rivedere il sole”, un viaggio tra i luoghi della memoria a cura dell’Istituto storico e del Centro documentazione donna.
Dalle 20 alle 23, la Torre Ghirlandina è protagonista con la proiezione del video “I giorni della Liberazione”, realizzato con immagini inedite d’epoca dell’Archivio Famiglia Roganti.
Sabato 26 aprile alle 16.30 al Parco Amendola si esibisce la Banda Popolare dell’Emilia Rossa, mentre alle 19 in Sala Truffaut viene proiettato “Genoeffa Cocconi: i miei figli, i fratelli Cervi”, un documentario di Marco Mazzieri.
Domenica 27 aprile il “Pranzo della Liberazione” alla polisportiva Sacca offre l’occasione per ritrovarsi in convivialità. Il pomeriggio viene animato da “Brani di Resistenza” al Parco della Resistenza con canti, musica, giochi per bambini e stand.
Al Parco Amendola, alle 16, va in scena la narrazione-spettacolo “Modena Libera, Modena Partigiana”, mentre al Palazzo dei Musei si può partecipare a “Play Resistance”, un pomeriggio dedicato ai giochi da tavolo ispirati alla storia della Resistenza.
Fino a lunedì 28 aprile, nel chiostro della biblioteca Delfini, è inoltre possibile visitare la mostra “Sui pedali. 8 marzo 1945, l’assalto al salumificio di Paganine”, il racconto di una pagina poco conosciuta della Resistenza modenese, che vide protagoniste le donne.
Curata da Caterina Liotti, Metella Montanari e Stefano Ascari, la mostra è promossa dal Centro documentazione donna di Modena e dall’Istituto storico di Modena, in collaborazione con il Comitato provinciale per l’80° della Resistenza.
Un ruolo fondamentale nella trasmissione della memoria è infine affidato alle scuole. Anche quest’anno sono previste attività dedicate: dai percorsi didattici “Scuola Città”, disponibili online su mymemo.comune.modena.it, al tradizionale “Giro dei cippi e monumenti” nei diversi quartieri, in collaborazione con insegnanti e associazioni.
LE INIZIATIVE DAL 29 APRILE IN AVANTI
A Palazzo Comunale una mostra ripercorre fino al 6 maggio la vita di Giacomo Matteotti e di sua moglie Velia Titta
Dopo le giornate simboliche della Liberazione, il programma delle celebrazioni prosegue con un ricco calendario di incontri, mostre, escursioni e momenti di confronto, che restituiscono profondità e attualità ai valori della Resistenza.
Martedì 29 aprile alle 12 viene inaugurata nella Sala dei Passi Perduti di Palazzo Comunale la mostra “Velia e Giacomo”, promossa da Anppia Nazionale e ideata da Maurizio Galli, con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un’esposizione che ripercorre la vita di Giacomo Matteotti e di sua moglie Velia Titta, attraverso immagini, documenti e voci narranti interpretate da Paolo Mazzarelli e Valentina Lauducci. La mostra resterà aperta fino al 6 maggio.
Lunedì 5 maggio alle 10.30 all’IIS “F. Corni” Federico Fornaro presenta il proprio libro “Giacomo Matteotti. L’Italia migliore” in un’iniziativa promossa da Anpi Modena.
Il giorno seguente, martedì 6 maggio alle 18, la Galleria Europa di piazza Grande ospita l’incontro “Capire la guerra” con lo storico Marcello Flores, coautore del saggio “Perché la guerra” che analizza le dinamiche dei conflitti contemporanei. L’evento è promosso da Istituto storico di Modena, Europe Direct e Anppia, in collaborazione con la Fondazione Fossoli.
Mercoledì 7 maggio si apre con una lezione speciale dello stesso Marcello Flores, trasmessa in streaming alle classi quinte delle scuole superiori modenesi, dal titolo “È più facile fare la guerra o la pace?”, a cura dell’Istituto storico di Modena.
Nel pomeriggio alle 17.30 presso la biblioteca Giardino, si parla di Linea Gotica con la presentazione del volume “L’offensiva finale. Aprile 1945” di Massimo Turchi, ultimo della sua trilogia. Il dialogo con Chiara Lusuardi dell’Istituto storico è il preludio a un’escursione guidata nei luoghi descritti nel libro, in programma domenica 18 maggio.
Venerdì 9 maggio dalle 15 alle 17, alla Casa delle Donne, il Centro documentazione donna presenta il progetto “Voci dalla Resistenza” che raccoglie e valorizza le testimonianze orali delle partigiane modenesi, digitalizzate e trasformate in podcast grazie alla collaborazione con l’IIS Venturi. Alle 17.30 la sala monumentale Anmig di viale Muratori 201 ospita l’incontro “La lezione della memoria: padri e madri”, dove tre discendenti di partigiani modenesi – Mauro Bompani, Giulia Bondi e Savina Reverberi Catellani – raccontano le storie delle loro famiglie. A seguire, brindisi alla Resistenza.
Giovedì 15 maggio alle 18 alla Casa delle Donne, si presenta il libro “Tina. La storia di Innocente Casarini. Una emiliana prestata al Salento”, biografia di una figura femminile militante narrata da Laura Giannoccolo.
Venerdì 16 maggio alle 9.30, la Sala Ulivi ospita la cerimonia di premiazione del concorso “Esploratori della Memoria”, promosso da Anmig Modena con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, per valorizzare la partecipazione delle scuole ai percorsi di storia e cittadinanza.
Sabato 17 maggio alle 19 in piazza Grande si tiene il Concerto della Resistenza per la pace, intitolato “100 X 1000 … e le genti che passeranno”, a cura di Cemu Ologramma in collaborazione con Anpi Modena.
Domenica 18 maggio la storia si farà cammino con un trekking sul Monte Lancio, guidato dallo storico Massimo Turchi. L’escursione ripercorre i luoghi e i giorni dell’operazione “Encore”, in cui partigiani e alleati liberarono Fanano nell’aprile del 1945. Partenza da Capanno Tassoni e partecipazione dell’associazione “L’altro Caposaldo”.
Infine venerdì 6 giugno (ore 20.30) la rassegna si chiude al Supercinema Estivo di viale Sigonio con la proiezione sul grande schermo del capolavoro di Roberto Rossellini, “Roma città aperta”, con Anna Magnani e Aldo Fabrizi.