Come già avvenuto a gennaio l’inflazione nel mese di marzo torna a crescere di oltre un punto percentuale, spinta prevalentemente dalle utenze e dai servizi ricettivi.
L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), calcolato sul territorio comunale in marzo produce, infatti, una variazione positiva di +1,7% su base tendenziale annua, affiancata da un incremento (+0,5%) anche a livello congiunturale, come emerge dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in città dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat.
A marzo, in particolare, risultano in crescita le divisioni: servizi ricettivi e di ristorazione (+2,6%); abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+1,1%); prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,2%); trasporti (+0,2%); bevande alcoliche e tabacchi (+0,2%); servizi sanitari e spese per la salute (+0,1%); mobili, articoli e servizi per la casa (+0,1%). In calo troviamo: comunicazioni (-0,6%); abbigliamento e calzature (-0,4%); ricreazione, spettacoli e cultura (-0,2%). Rimangono invariate: istruzione, altri beni e servizi.
A crescere maggiormente è la divisione “Servizi ricettivi e ristorazione” (+2,6%), con le quotazioni dei servizi d’alloggio che salgono in modo più marcato e quelle di ristoranti e bar più lievemente. Rincari congiunturali superiori al punto percentuale si segnalano anche per quanto riguarda “Abitazione, acqua e energetici” (+1,1%), con le quotazioni di gas di rete, energia elettrica e affitti che segnano ancora un aumento e salgono anche le spese condominiali. Crescono, invece, del +0,2% “Alimentari, bevande analcoliche” – trainate dei rincari di latte, formaggi e uova, pesci e prodotti ittici, acque e bevande, zucchero e dolciumi, pane e cereali – e “Bevande alcoliche e tabacchi” con questi ultimi che tornano a salire assieme alle birre. Nonostante la flessione relativa ai prezzi dei carburanti, anche la divisione “Trasporti” fa registrare un +0.2% determinato dai rincari di: manutenzione e riparazione dei mezzi di trasporto privati; altri servizi relativi ai mezzi privati (rimessa, noleggio ecc.) e trasporto aereo passeggeri.
Lievi rincari, invece, per “Mobili, articoli e servizi casa” (+0,1%) trainati da mobili e arredi, articoli tessili e cristalleria. Stesso andamento (+0,1%) per “Servizi sanitari e spese salute” dove a salire, seppur lievemente, sono i prodotti farmaceutici e altri prodotti medicali.
Nonostante un lieve rialzo nei servizi telefonici, la divisione “Comunicazione” fa registrare un -0,6% dovuto, principalmente, al calo dei prezzi degli apparecchi telefonici e in calo è anche la divisione “Abbigliamento e calzature” (-0,4%). Mentre “Ricreazione, spettacolo e cultura” fa registrare un -0,2% determinato dalle contrazioni dei prezzi di pacchetti vacanza, Tv, servizi ricreativi e sportivi, giochi, giocattoli e articoli per hobbistica. Nessuna variazione degna di nota, infine, per “Istruzione” e “Altri beni e servizi”.