Al 31.12.2023 la popolazione residente in Emilia-Romagna ammonta a 4.451.938 persone (il 7,5% della popolazione del Paese), segnando così una crescita di 14.360 unità (+0,3%) rispetto all’anno precedente; quasi un quarto della popolazione risiede nella provincia di Bologna (22,9%), l’unica che supera il milione di abitanti. Segue la provincia di Modena, che con più di 700mila residenti raccoglie il 15,9% di abitanti della regione.
L’incremento di popolazione residente nel 2023 è frutto della somma di due saldi positivi, quello migratorio interno e quello migratorio con l’estero (differenza tra immigrati ed emigrati nell’anno), che compensano i valori negativi del saldo naturale (differenza tra nati e morti) e dell’aggiustamento statistico. Tutte le province concorrono, seppur in misura diversa, a determinare questo andamento regionale; in valore assoluto l’incremento più consistente è quello della provincia di Bologna (+3.412 residenti), seguita da Parma (+2.461) e Modena (+ 2.113).
In Emilia-Romagna, come nel resto del Paese, si registra il nuovo minimo storico delle nascite, con una riduzione del 16% rispetto ai 34mila nati di inizio millennio (anno 2000). La diminuzione del numero dei nati è determinata sia dalla contrazione della fecondità, sia dal calo della popolazione femminile in età riproduttiva (15-49 anni). Prosegue anche il trend decrescente del tasso di natalità, dal 6,7 per mille del 2022 al 6,4 del 2023, in linea con la media nazionale. Tra le province, il valore minimo si registra a Ferrara (5,3 per mille), il valore massimo a Piacenza, l’unica provincia in regione con il tasso di natalità in crescita (da 6,9 a 7,1 per mille nel 2023).
Aumenta, rispetto all’anno precedente, la quota delle classi di età più avanzate tra gli anziani. In particolare, nella regione si rilevano 1.884 centenari, l’8,9% dei 21.211 che vivono nel nostro Paese. Di questi ben 66 hanno almeno 105 anni (in Italia sono complessivamente 677). L’età media è di 46,9 anni, rispetto i 46,6 anni della media nazionale. Aumentano inoltre l’indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e la popolazione di età 0-14 anni, moltiplicato per 100) e, lievemente, l’indice di dipendenza strutturale degli anziani (rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e la popolazione in età attiva, 15-64 anni, moltiplicato per 100). Diminuisce invece l’indice di struttura della popolazione attiva (rapporto percentuale tra la popolazione in età 40-64 anni e la popolazione in età 15-39 anni). A livello provinciale, Reggio nell’Emilia, Parma e Modena presentano la struttura demografica più giovane; all’opposto, il processo di invecchiamento è più evidente nelle province di Ferrara e Ravenna.
La struttura per genere conferma anche nel 2023 la prevalenza della componente femminile. Le donne superano gli uomini di oltre 86mila unità e rappresentano il 51,0% della popolazione residente. L’incidenza delle donne è particolarmente rilevante nelle età più avanzate a seguito della maggiore longevità. Tra i centenari oltre 8 su 10 sono donne.
La popolazione straniera residente in Emilia-Romagna, al 31 dicembre 2023, ammonta a 560.953 persone, il 10,7% degli stranieri residenti in Italia e il 12% della popolazione regionale; i valori sono compresi tra l’11,0% di Ferrara e Rimini e il 14,9% di Parma e Piacenza. Rispetto a quella italiana, la popolazione straniera presenta una distribuzione per età più giovane, evidenziata da bassi valori degli indici di dipendenza strutturale (31,2 contro 62,9 dei cittadini italiani) e di vecchiaia (37,9 contro 240,5 degli italiani).
La maggior parte degli stranieri residenti in Emilia-Romagna proviene dall’Europa (47,2%), il 27,0% dall’Africa, il 21,7% dall’Asia e il 4,1% dall’America. I cittadini stranieri provengono da 177 Paesi del mondo, soprattutto da Romania (17,0%), Marocco (10,2%) e Albania (10,2%). I residenti stranieri di cittadinanza marocchina, albanese, moldova e pakistana presentano in Emilia-Romagna una particolare concentrazione rispetto alle percentuali nazionali, mentre una quota inferiore si rileva per i cittadini rumeni.
Il 34,5% dei 330 comuni emiliano-romagnoli ha una popolazione compresa tra 1.001 e 5.000 abitanti, e vi risiede il 7,3% degli abitanti. Più di un terzo della popolazione (35,9%) vive nei comuni con oltre 100.000 abitanti (i nove capoluoghi di provincia) e un altro 35,7% in quelli con popolazione tra 5.001 e 20.000 abitanti, che rappresentano quasi la metà dei comuni in regione. Bologna è il comune più popoloso (390.098 unità) e ha quasi il doppio della popolazione di Parma (198.121 unità), secondo comune più popoloso. Tra i comuni non capoluogo spiccano per numerosità della popolazione Carpi (72.523 abitanti), Imola (69.332 abitanti) e Faenza (58.843 abitanti).
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