Aree verdi appositamente progettate e realizzate per promuovere il benessere delle persone che ne usufruiranno: sia in maniera passiva, semplicemente stando all’area aperta e vivendo l’area verde, sia in maniera attiva con il coinvolgimento degli ospiti della struttura, dei loro famigliari e degli operatori in attività laboratoriali come la fisioterapia all’aperto o il giardinaggio delle aree cortilive.

Stanno per essere portati a termine i lavori di rifacimento di una delle prime aree verdi in Italia con finalità terapeutiche per i malati di alzheimer. Si tratta del giardino che si sta realizzando all’interno della casa protetta Don P. Borghi e dell’Azienda Speciale i Millefiori di Novellara, in via Costituzione. Sono iniziati nella seconda metà di maggio del 2024 e si concluderanno fra qualche settimana, con un costo totale di 150mila euro completamente a carico del Comune di Novellara.
Il progetto, predisposto dagli architetti Carlo Margini e Francesca Fava di Lapis Architetture, manterrà la sua struttura circolare e alcune sue piante già esistenti, ma sarà completamente riqualificato con migliorie sia strutturali che di paesaggio. Ci saranno elementi di costruzioni sia orizzontali che verticali con la piantumazione di nuove piante anche da frutto per poter stimolare sia la vista che l’olfatto ma anche il ricordo delle piante da frutto delle campagne aperte nelle quali molti degli ospiti della casa protetta vivevano un tempo. Sarà quindi uno spazio terapeutico dal punto di vista sensoriale, per l’orientamento spazio temporale e di supporto alla terapia della reminiscenza.

Lo spazio sarà ampliamente utilizzato anche per pratiche di riabilitazione all’aperto e ci sarà un percorso circolare sul quale sdraiarsi o camminare senza perdere il senso dell’orientamento.  

Infine, ci sarà un’area dedicata, nei mesi estivi, alla coltivazione di piante da frutto ed erbe aromatiche per prevedere oltre che attività di raccolta, anche di conoscenza dell’ambiente e delle piante e di creazione di marmellate ed essiccatura di piante da cucina, per ritornare alla memoria di un tempo nella realizzazione di piatti o marmellate.

“Come amministrazione abbiamo lavorato a lungo per la realizzazione di questo progetto – ha dichiarato Laura Bocedi, Assessore a servizi sociali, welfare di comunità e inclusione sociale, politiche abitative e protagonismo giovanile – dal momento che crediamo fortemente nella riqualificazione dell’area esterna della casa protetta, così che i nostri ospiti e i loro famigliari possano usufruirne, e valorizzarla al massimo soprattutto nei mesi estivi, con attività laboratoriali e ricreative grazie al supporto qualificato dei nostri operatori, che fino ad oggi non era possibile fare. Il progetto vuole far si che tutta la struttura possa essere fruibile dai propri ospiti e che possa arrecare a loro e a tutte le persone che la useranno, migliore benessere e migliore qualità della vita, stando all’aria aperta e ampliando l’attività di servizi e progetti. Molte sono le attività ricreative, le feste e le collaborazioni che già oggi vengono svolte all’interno della nostra CRA, grazie alla consegna del giardino, si avrà la possibilità di poter vivere e rivivere anche all’aria aperta i migliori momenti di aggregazione e relazione di cui i nostri ospiti hanno bisogno”.