Meno rifiuti e misure concrete per il loro riutilizzo e riciclaggio in tutte le filiere produttive delle imprese emiliano-romagnole.
Con questi obiettivi la Giunta regionale ha approvato un nuovo bando che mette a disposizione contributi per 20 milioni di euro e punta ad aumentare l’economia circolare regionale attraverso la riduzione dei rifiuti prodotti e il loro recupero, rafforzando al tempo stesso la competitività delle imprese, aprendo anche al settore della moda, in un’ottica di filiera e simbiosi industriale.
Il sostegno della Regione consentirà alle imprese emiliano-romagnole di riqualificare i propri processi produttivi con macchinari, attrezzature, software e tecnologie in grado di valorizzare gli scarti, ridurre i rifiuti e potenziare gli impianti di recupero, in sinergia con le altre imprese del territorio.
“Un ulteriore tassello alla concreta politica di sostenibilità che la Regione ha intrapreso da tempo. Con questa misura– dicono il vicepresidente della Regione con delega alla Green economy, Vincenzo Colla, e l’assessora all’Ambiente e alla promozione dell’economia circolare, Irene Priolo- promuoviamo la transizione del sistema imprese regionale verso modelli di produzione e consumo più sostenibili in tutte le filiere. Il nuovo bando segue la precedente e positiva esperienza dell’edizione 2024 e si inserisce pienamente nella strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, perseguendo gli obiettivi del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima. Le imprese emiliano-romagnole saranno protagoniste delle sfide della transizione ecologica adottando modelli di produzione e consumo circolari e a basso impatto ambientale, basati su un uso efficiente delle risorse e sulla riduzione di materie prime, consumi energetici e idrici”.
Il bando finanzia fino al 50% le imprese che avviano progetti di transizione verso modelli di produzione che permettano di ridurre i rifiuti prodotti e aumentarne il recupero, con una nuova attenzione per quelle della moda, per la quale è prevista una riserva di risorse pari a 2 milioni di euro.
“Come l’Unione europea ci ricorda- concludono Colla e Priolo-, la filiera della moda è una di quelle a maggior impatto ambientale, ragion per cui la Regione intende sostenere prioritariamente i progetti che hanno a che fare col mondo dell’abbigliamento, del tessile, delle calzature e della pelletteria. Le parole chiave di questa misura sono ecodesign, prodotti e materiali ecocompatibili, minor consumo di materie prime, prevenzione, riutilizzo e riciclaggio”.
Le imprese potranno candidare i propri progetti dal 26 maggio al 26 giugno 2025 e avranno tempo per realizzare gli interventi proposti fino a metà 2027.
Il bando è consultabile a questo link.