Il 14, 15 e 16 aprile si vota per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) nel pubblico impiego e nella scuola-università.
Circa 28.000 i lavoratori modenesi chiamati al voto. Appartengono a tutti i settori del lavoro pubblico e della conoscenza: enti locali, ospedali e azienda sanitaria, ministeri, agenzie fiscali ed enti previdenziali, scuola, università, ricerca, istituti musicali.
Si tratta di un appuntamento di straordinaria importanza, un grande esercizio di democrazia sindacale, un test per misurare la rappresentatività del sindacato nei luoghi di lavoro.
Le Rsu sono l’espressione diretta dei lavoratori, iscritti e non al sindacato. Li rappresentano nei luoghi di lavoro, danno forza alle azioni contrattuali e di tutela collettiva. Sono il cuore della democrazia del lavoro e nel lavoro.
Già dalla scorsa tornata elettorale del 2022, hanno diritto al voto e sono stati candidati anche i lavoratori precari con contratti a tempo determinato.
I due sindacati Cgil del lavoro pubblico e della conoscenza – rispettivamente FP e FLC Cgil – sono presenti con i loro 718 candidati nella quasi totalità dei luoghi di lavoro pubblico (sono rispettivamente 423 i candidati/e della FP/Cgil presentati in 90 luoghi di lavoro e 310 i candidati/e della FLC/Cgil presentati in 91 sedi tra scuole (88), università, istituto musicale Vecchi-Tonelli e Cnr).
“Sono elezioni che arrivano in una fase di pesanti incertezze per l’intero comparto della conoscenza – spiega Claudio Riso segretario Flc Cgil Modena – Basti citare il taglio al Fondo di Finanziamento Ordinario degli Atenei, un contratto nazionale della scuola scaduto ormai da tempo per il quale sono state stanziate risorse che non permettono di recuperare la perdita di potere d’acquisto dei salari”. E ancora, le Nuove Indicazioni Nazionali caratterizzate da un obsoleto impianto ideologico e nate senza nessun confronto con il mondo della scuola. E poi il taglio di 2.174 posti da collaboratore scolastico nell’organico Ata del prossimo anno scolastico, che va a penalizzare ulteriormente una categoria di lavoratrici e lavoratori già pesantemente in difficoltà a causa della cronica carenza di personale e dei crescenti carichi di lavoro.
“I candidati Fp Cgil saranno impegnati per ridare dignità e valore ai dipendenti di Comuni, Aziende sanitarie, ministeri, agenzie fiscali, Inps, Inail e per riportarli al centro dello sviluppo del nostro Paese” spiega Giada Catanoso segretaria Flc Cgil. Serve rinnovare un contratto nazionale che dia risposte serie alla perdita di salario avuta in questi anni e rilanciare la contrattazione decentrata affrontando temi fondamentali per il funzionamento delle amministrazioni pubbliche, a partire dall’organizzazione del lavoro, il benessere organizzativo, piani formativi che tengano conto dell’innovazione e dei nuovi bisogni, salute e sicurezza per migliorare le condizioni di lavoro e la qualità dei servizi erogati ai cittadini.
Sostenere i candidati della Fp e della Flc Cgil significa rafforzare un’azione sindacale che, partendo da luoghi di lavoro, si impegna concretamente a modificare norme e provvedimenti ingiusti e a difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.