Ripensare il tempo scolastico come opportunità di risposta alle sfide odierne che la scuola è chiamata ad affrontare. Una riflessione che parte dall’introduzione del tempo pieno, fin dalle sue prime sperimentazioni a Modena, attorno al carisma dell’educatore Sergio Neri, per arrivare a considerne l’eredità nella scuola primaria di oggi.

È la posta in gioco del libro “Il tempo pieno a scuola. Sergio Neri e l’esperienza di Modena” (Carocci editore, 2025), la cui presentazione è in programma mercoledì 9 aprile, alle 17, al Teatro San Carlo, in via San Carlo 5. L’iniziativa, dal titolo “Un futuro dietro alle spalle. Sergio Neri e la scuola di domani”, rappresenta l’occasione per discutere del modo di fare scuola oggi, ritrovando nel “tempo scolastico” un possibile alleato per affrontare temi attuali e urgenti, quali inclusività, contrasto alla povertà educativa e dispersione scolastica.

Curato da Antonio Gariboldi, docente di Pedagogia sperimentale, e da Antonella Pugnaghi, ricercatrice in Didattica e pedagogia speciale, entrambi di Unimore, il volume presenta gli esiti di una ricerca che indaga le prime sperimentazioni di scuola a tempo pieno a Modena, agli inizi degli anni Settanta, con il coordinamento di Sergio Neri. Recuperando proprio le riflessioni pionieristiche del pedagogista, basate sull’importanza di considerare il tempo scolastico non solo come fattore quantitativo, ma anche come tempo qualitativo di socializzazione e coinvolgimento attivo degli studenti, per una educazione aperta e inclusiva, il testo analizza gli elementi di attualità e continuità del tempo pieno con l’esperienza della scuola primaria di oggi, anche attraverso le testimonianze di dirigenti e insegnanti.

Come precisano i curatori: “Approfondire le esperienze che hanno anticipato la normativa italiana sul tempo pieno non rappresenta un’operazione nostalgica, ma lo sforzo di recuperare una biografia della scuola utile a elaborare sistemi di senso necessari per affrontare la complessità del presente”. Un aspetto evidenziato nel testo anche da un contributo dell’assessorato alle Politiche educative, nel quale si specifica la funzione della comunità educante che, attraverso le istituzioni scolastiche, le famiglie e tutte le agenzie educative, è responsabile del futuro di bambine e bambini, grazie anche all’eredità di Sergio Neri e alla generazione di educatori da lui formata.

Alla presentazione, oltre ai curatori, intervengono gli autori Mauro Francia, ex dirigente del Settore Servizi educativi, Maria Cristina Stradi, pedagogista, Silvia Zetti, dirigente scolastica, Franco Lorenzoni, maestro elementare (fondatore della Casa-laboratorio Cenci, un centro di sperimentazione educativa intorno a temi ecologici, scientifici, interculturali e di inclusione), e Roberto Farné, docente in Didattica generale all’Università di Bologna . Durante l’iniziativa, gratuita e aperta al pubblico, intervengono anche Giuseppe Schena, dirigente Ufficio VIII Ambito territoriale di Modena, e rappresentanti dell’Amministrazione comunale e regionale.

Per i docenti l’incontro è riconosciuto come attività formativa; per partecipare non è necessario iscriversi. Informazioni complete sull’iniziativa disponibili sul sito www.comune.modena.it/memo/news-1.