Sette giorni di eventi, quattro sezioni tematiche, nove mostre e poi lezioni aperte, installazioni multimediali, itinerari e visite guidate, laboratori per bambini e adulti in spazi industriali dismessi e aree pubbliche del Villaggio Artigiano Modena Ovest. In altre parole: Alberi Festival (Modena, 7-13 aprile), ossia il primo festival dell’architettura dedicato all’idea che gli alberi possano essere un modello e uno strumento attraverso cui indagare, progettare e riorganizzare la città contemporanea.

Inaugurato lunedì 7 aprile, l’evento è organizzato dall’Amministrazione comunale insieme a Fondazione Archivio Leonardi, Amigdala e con il supporto di altri enti e associazioni del territorio. Ospite speciale di questa prima edizione: Karlsruhe, nota anche come ‘città-ventaglio’; uno dei luoghi dove si è cercato di dar vita ad un visionario incontro tra uomo e natura, con la volontà di costruire un legame fisico e tangibile con la foresta. Una sorta di città manifesto nella cui struttura di esplicita quel patto di convivenza tra uomini e alberi che il festival modenese intende celebrare e sviluppare. Alla città tedesca, che ospiterà Alberi Festival in estate, è dedicata una mostra che aprirà martedì 8 aprile all’interno del padiglione “Progettare con gli alberi” in via Nicolò Biondo 106.

Quattro le sezioni tematiche in cui si articola l’evento. La prima, “Saper vedere gli alberi” (Casa-studio Leonardi) apre al pubblico le porte dell’Archivio e Casa-studio di Cesare Leonardi dove, tra fitti scaffali in legno giallo realizzati artigianalmente seguendo un rigoroso criterio modulare, è contenuto il lavoro di una vita. Qui, attraverso fotografie, disegni, plastici, documenti video, si potrà ripercorrere il lavoro di ricerca, osservazione, conoscenza degli alberi condotto da Cesare Leonardi e Franca Stagi a partire dall’inizio degli anni Sessanta. Per l’occasione viene presentato in anteprima anche il lavoro di digitalizzazione dell’archivio fotografico sulla ricerca sugli alberi di Leonardi.

Lasciata Casa Leonardi, si passa alla sezione multimediale del festival: “Le metamorfosi degli alberi” (MOP – Modena Ovest Pavillion), dove trovano spazio mostre fotografiche e video installazioni di artisti contemporanei come l’architetto e fotografo modenese Francesco Fantoni che presenta “They might be giants”, un lavoro sugli alberi monumentali, realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna. Il padiglione mette inoltre in mostra dal vivo le reali trasformazioni quotidiane degli organismi vegetali, popolando lo spazio di piante posizionate tra i Solidi di Cesare Leonardi.

È dedicata, invece, alla dimensione più politica e partecipativa che caratterizza la presenza urbana degli alberi, la terza sezione del festival: “La Città degli Alberi” (spazio OvestLab), dove ai cortometraggi inediti della rassegna “Fotosintesi” e alla performance di musica elettronica “Prima delle radici”, si alterneranno lezioni aperte, workshop e laboratori. Tra gli appuntamenti più attesi, le lezioni della paesaggista Erika Skabar (8 aprile), dell’artista Giacomo Cossio (9 aprile), dell’architetto-paesaggista Carlo Masera (11 aprile) e di Giulio Orsini (12 aprile), architetto fondatore dell’Archivio Leonardi. Mentre domenica 13 aprile alle 16 sarà la volta di “Scrivere la natura”, conversazione con Paolo Giordano, a partire dal suo romanzo Tasmania in occasione della premiazione del racconto vincitore della sezione “Noi e gli alberi” del Premio letterario Rotary L. A. Muratori, a cui partecipano anche la traduttrice e biologa Isabella C. Blum, gli scrittori Sandro Campani, Matteo De Giuli, la giornalista Ludovica Lugli e l’editrice di Topipittori Giovanna Zoboli.

Tra gli eventi ospitati a OvestLab anche la mostra “La Città degli Alberi di Bosco Albergati” che, attraverso pannelli, fotografie e un plastico per non vedenti realizzato dall’associazione La Città degli Alberi, permetterà ai visitatori di scoprire la storia di un progetto epico, disegnato da Cesare Leonardi e realizzato da un gruppo di volontari nei primi anni Novanta

Quarta sezione del festival: “Progettare con gli alberi” (Padiglione artigiano), dove troviamo la città di Karlsruhe, protagonista della mostra “Karlsruhe, la città-ventaglio”. Come Modena città della rete Unesco Media Arts Cities, Karlsruhe è una realtà vocata alla sperimentazione insieme tecnologica e artistica. In mostra, due installazioni che illustrano progetti di ricerca basati sull’utilizzo di strumentazione tecnologicamente avanzata e supportate dal Karlsruhe Institute of Technology (Kit), una delle più importanti università tecniche d’Europa. Entrambe restituiscono una trasposizione insieme tecnologica e ‘poetica’ del lavoro di indagine sulla natura in ambito urbano.

Dai padiglioni agli spazi esterni. Completano l’itinerario di vista ad AlberiFestival le aree pedonalizzate del sito espositivo, lungo le quali saranno presenti installazioni artistiche, indicazioni botaniche ed esposizioni en plein air, con un allestimento che prevede la collocazione di alberi in vaso e di arredi in legno giallo lungo via Leoni e via Biondo, per simulare una riconversione verde delle strade, che verrà realizzata in maniera permanente il prossimo autunno.

Nel cortile di Progetto Artigiano, Giacomo Cossio e Sara Leghissa realizzeranno l’installazione artistica “Natura morta”, in una performance aperta al pubblico. L’area pedonale di via Leoni sarà invece oggetto di un progetto di “rinaturalizzazione”, destinato a diventare permanente entro la fine del 2025 e sul percorso ciclopedonale della “Diagonale” sarà allestita una mostra open-air dei disegni de L’architettura degli alberi di Cesare Leonardi e Franca Stagi che rappresentano i dodici alberi cittadini selezionati per il progetto “Alberi Maestri”.

Sulla facciata del padiglione “Progettare con gli alberi”, il grande murale di Simone Ferrarini / CollettivoFX con una Sophora in scala 1:1, che verrà inaugurato domenica 13 alle ore 12 in presenza di una delegazione di ciclisti reggiani che arriverà al Festival in bicicletta, percorrendo un percorso ciclabile non ufficiale che collega le due città emiliane, passando per Rubiera.

Nel cuore del Villaggio Artigiano, il Gruppo Hera, partner della sostenibilità di Alberi Festival, metterà a disposizione dei partecipanti la Sorgente urbana, che eroga gratuitamente acqua fresca, buona e garantita, limitando il ricorso all’uso di bottigliette monouso e contribuendo così a rendere la manifestazione ancora più green.

Infine, AlberiFestival in the City, con il festival che dialoga con gli spazi culturali della città, a partire dalla Fondazione AGO che ospiterà, nella Palazzina dei Giardini Giardini e al Museo della Figurina, la mostra “Paradise lost” dei Fallen Fruit. Ma non mancheranno itinerari arborei a cura dell’Orto Botanico, vetrine tematiche e laboratori di plant sitting nelle biblioteche modenesi, appuntamenti al Museo Gemma con “la pianta fossile”, percorsi di visita tematici tra le collezioni del Museo civico e un allestimento speciale dei disegni de “L’architettura degli alberi” nella sala multimediale dell’ex Diurno in piazza Mazzini.