Si è tenuto a Bologna il convegno promosso da AISM per discutere la sperimentazione della Riforma della Disabilità e il nuovo sistema di valutazione della disabilità. Tra i temi centrali, il Progetto di Vita e il ruolo delle istituzioni nella costruzione di un percorso più equo e accessibile per le persone con sclerosi multipla e patologie correlate.

L’evento, che si colloca nel ciclo di eventi informativi aventi come focus la Riforma della Disabilità e il decreto legislativo 62/2024, è stato organizzato dalla sede regionale AISM dell’Emilia-Romagna in collaborazione con la sede provinciale AISM di Bologna e la partecipazione di esperti medico-legali dell’INPS della Regione Emilia Romagna, rappresentanti istituzionali e professionisti del settore.

La riforma, che affida all’INPS il compito esclusivo di accertamento e valutazione di base della disabilità, prevede una prima fase sperimentale in nove province italiane, tra cui Forlì-Cesena, con l’obiettivo di rendere il processo più uniforme e vicino alle esigenze delle persone con disabilità. La sperimentazione si estenderà ad ulteriori 11 province dal 30 settembre 2025 e si allungherà di un anno, per tutto il 2026. Dal 2027 l’applicazione della riforma sarà su tutto il restante territorio nazionale. La sclerosi multipla è tra le tre patologie su cui verrà testato il nuovo modello di valutazione, rendendo cruciale il coinvolgimento di AISM. In Emilia-Romagna oltre 10 mila persone con SM potranno contribuire a migliorare il sistema di valutazione e accesso ai servizi.

 

L’impegno della Regione Emilia-Romagna

Nel suo intervento, in un videomessaggio, Isabella Conti, Assessore al Welfare della Regione Emilia-Romagna ha sottolineato l’importanza di un cambio di paradigma nella considerazione della persona con disabilità con questa riforma. “Dobbiamo guardare alla persona nella sua interezza, con particolare attenzione alle giovani donne, che sono sempre più colpite dalla sclerosi multipla. Tutti devono avere diritto a un Progetto di Vita che consenta loro di realizzarsi pienamente. La Regione Emilia-Romagna si farà promotrice di un percorso condiviso con associazioni e cittadini per garantire prospettive e opportunità concrete“. L’Assessore ha inoltre ricordato la recente costituzione di un gruppo di lavoro regionale sulla SM (determinazione di giunta regionale n. 10090/2024), evidenziando la necessità di una sinergia più forte tra istituzioni e associazioni per definire linee operative chiare e precise. “Convocherò AISM presto per un tavolo di lavoro congiunto“, ha concluso.

 

Il punto sulla sperimentazione in Emilia-Romagna

Durante il convegno, è intervenuta anche Lucia Zanardi, coordinatrice regionale medicina legale INPS, che ha fornito un aggiornamento sulla sperimentazione in corso nella provincia di Forlì-Cesena. “Abbiamo in sperimentazione 1.450 persone, di cui 800 sono state già convocate per le visite e 350 hanno già ottenuto i certificati introduttivi. Il resto verrà calendarizzato entro giugno 2025. Stiamo operando nel rispetto dei tempi previsti dalla legge: 90 giorni per la valutazione dell’invalidità civile, con tempi ridotti per i minori e gli oncologici. Siamo in grado di chiamare in visita gli oncologici in 7 giorni e i bambini entro 15 giorni“. Zanardi ha inoltre annunciato l’imminente diffusione da parte del Governo dell’atteso Decreto, che regolerà in maniera più diretta e dettagliata la valutazione, con riguardo anche alla nuova percentualizzazione della disabilità, a superamento delle vecchie tabelle del ’92.

 

Il ruolo di AISM nella riforma

AISM si è confermata protagonista attiva nel processo di riforma, ribadendo la necessità di un sistema di accertamento che garantisca equità e rapidità. “Questa riforma può rappresentare un passo avanti per le persone con SM, ma è fondamentale che il nuovo modello tenga conto della variabilità della patologia e dei suoi sintomi invisibili. Continueremo a collaborare con INPS e le istituzioni per migliorare il sistema di valutazione e l’accesso ai servizi“, ha dichiarato Ivonne Pavignani, Presidente AISM Emilia-Romagna.

La riforma della disabilità rappresenta un cambiamento cruciale per migliaia di persone in Italia. Il convegno di Bologna ha ribadito l’importanza di un approccio partecipato, che metta davvero la persona al centro, garantendo diritti e opportunità concrete per chi convive con la sclerosi multipla e altre patologie invalidanti.

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Il convegno rientra nel progetto “Agenda 25 sclerosi multipla e patologie correlate” finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l’avviso n. 2/2023.  Partner del progetto FISH – Federazione italiana per il superamento dell’handicap e UNPLI -Unione Nazionale Pro Loco d’Italia