L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Direzione Territoriale Emilia Romagna e Marche e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria — Provveditorato Regionale per l’Emilia-Romagna e Marche hanno firmato un protocollo d’intesa diretto alla realizzazione di iniziative che consentano il riutilizzo di beni di prima necessità oggetto di sequestro e che, grazie alla sinergia tra le due istituzioni, potranno essere donati a persone detenute e in condizioni di povertà e svantaggio sociale.

Il Protocollo rafforza tra l’altro, a livello locale, la collaborazione già prevista dall’accordo
nazionale siglato a luglio 2022. Nello specifico i beni sequestrati, quali ad esempio scarpe e vestiti, verranno regolarizzati tramite la rimozione o l’occultamento di eventuali marchi contraffatti che potranno essere destinati in beneficenza alla popolazione detenuta nonché, tramite Enti Assistenziali dei territori dell’Emilia-Romagna e Marche, a persone in condizioni di indigenza.
In esito alla firma del Protocollo, la prima esperienza concreta di collaborazione prevede la
distribuzione di circa 15 mila paia di scarpe di marca contraffatte che verranno immagazzinate in tre Istituti penitenziari del distretto dell’Emilia-Romagna e Marche. In tali Istituti verranno attivati laboratori per lo svolgimento dell’attività di “smarcatura” delle calzature e i detenuti coinvolti svolgeranno l’attività in regime di lavoro di pubblica utilità.

L’accordo, della durata di tre anni, prevede inoltre l’organizzazione congiunta di attività culturali e sociali, quali dibattiti, mostre ed eventi informativi per sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche della legalità e del recupero delle persone detenute.

Il Direttore Territoriale per l’Emilia Romagna e le Marche dell’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli, Marco Cutaia, ha sottolineato che “Il protocollo rappresenta un passo significativo verso un sistema più inclusivo. Trasformare beni sequestrati in opportunità di riscatto per i detenuti e in sostegno per le persone in difficoltà è un esempio concreto di come le istituzioni possano collaborare per il bene della comunità”.

Il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per l’Emilia-Romagna e Marche, Silvio Di Gregorio, a sua volta ha rilevato che “dando continuità al Progetto Metamorfosi già in essere tra l’Amministrazione Penitenziaria e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli si vuole confermare come per tutti gli uomini e per tutte le cose ci possa essere una seconda chance. Se gli oggetti sequestrati possono essere riconvertititi in utilità per la collettività, a cominciare dalle sue fasce deboli semplicemente assecondando la loro naturale destinazione, lo stesso principio, a maggior ragione, vale per le persone. Ogni uomo infatti è una incredibile opportunità in grado di meravigliarci e di stupirti proprio per la sua umanità, che lo rende unico, prezioso ed irripetibile. Una ricchezza che si manifesta nella relazione umana, appunto”.