Ieri, 28 marzo, il Gruppo Carabinieri Forestale di Bologna e Ferrara ha voluto donare all’amministrazione comunale una giovane piantina in vaso dell’”Albero di Falcone”, che, con le parole del Comandante del Gruppo, Colonnello Aldo Terzi, è un “simbolo concreto della vicinanza dell’Arma ai cittadini tutti di Castel Maggiore”.

La piantina è stata consegna dal Comandante Nucleo Carabinieri Forestale di Bologna, Maresciallo Martina Manfroni, in una giornata prossima al 21 marzo 2025, data in cui coincidono la “Giornata Internazionale delle Foreste – Forest Day” e la “Giornata nazionale della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia”.

Il Sindaco Luca Vignoli ha espresso “la gratitudine della città per il bel gesto dell’Arma, e l’impegno della comunità per tutelare e far crescere la pianta, simbolo di quell’impegno contro le mafie e per l’ambiente che fortunatamente ancora muove le coscienze di tantissimi giovani e cittadini”.

Il raggruppamento Carabinieri Biodiversità, che dipende dal Comando Unità Forestali, Ambientali e  Agroalimentari come il Gruppo Carabinieri Forestale di Bologna, ha dato vita ad un progetto che prevede la duplicazione da alcune gemme dell’Albero di Falcone, appartenente alla specie Ficus macrophylla columnaris magnoleides, così da ottenere tante giovani piante da distribuire alle scuole e alle istituzioni, così da concorrere e sensibilizzare i giovani e i cittadini al tema dell’impegno sociale e all’importanza della salvaguardia ambientale.

L’Albero di Falcone è un esemplare di Ficus che si trova a Palermo nei pressi della casa del magistrato Giovanni Falcone ucciso dalla Mafia, insieme alla moglie Francesca Morvillo, anch’essa magistrato e agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, nella strage di Capaci il 23 maggio 1992.Dopo la strage di Capaci sotto questo albero si riunirono spontaneamente centinaia di cittadini per protestare contro la violenza della mafia. L’albero è diventato così il simbolo della lotta contro la violenza della mafia e della difesa della legalità, un “monumento” di Palermo visitato da tante persone che continuano a fermarsi in raccoglimento all’ombra della chioma o a lasciare messaggi sul tronco per ricordare le vittime delle stragi di mafia. La donazione si inserisce nel Progetto Nazionale di educazione alla legalità ambientale, denominato “Un albero per il futuro”, promosso in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica che prevede la donazione e messa a dimora nei giardini delle scuole italiane o in altri luoghi simbolo delle città di giovani alberi per rimarcare l’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici, nella conservazione e difesa del suolo e dell’ambiente.

Nelle foto, la consegna dell’albero alla presenza dei militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Bologna – Sant’Agata bolognese, al comando del Maresciallo Martina Manfroni, il Sindaco di Castel Maggiore Luca Vignoli, l’Assessora all’ambiente e forestazione urbana Annalisa Cerrè, il Presidente del Consiglio comunale, Matteo Frezzotti.