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Sostenere le programmazioni estive di attività all’aperto per l’animazione del territorio e l’aggregazione della cittadinanza, oltre alle iniziative di volontariato che propongono progetti volti al miglioramento della qualità della vita del quartiere.

È l’obiettivo dell’avviso pubblico per l’assegnazione di contributi alle associazioni volti a finanziare, fino a un massimo di metà delle spese sostenute (o anche di più in caso di particolare rilevanza), i progetti ricreativi, aggregativi, sportivi, di utilità sociale e culturale da realizzare nei quartieri e nelle frazioni del comune, in particolar modo nei parchi e negli spazi aperti, tra l’1 giugno e il 31 ottobre 2025.

La Giunta, su proposta dell’assessore a Quartieri e Partecipazione Vittorio Ferraresi, ha infatti dato il via libera alla delibera che mette a disposizione risorse per 75 mila euro per l’erogazione di contributi. I progetti possono essere presentati entro le ore 24 di martedì 15 aprile dai soggetti del terzo settore no profit con sede a Modena, singoli o riuniti, costituiti almeno un anno prima della scadenza, cioè non dopo il 15 aprile 2024. L’invio dei progetti può essere effettuato esclusivamente tramite form online sul sito www.comune.modena.it/decentramento, accessibile tramite credenziali Spid, in cui è possibile consultare il bando integrale (per informazioni sull’avviso è possibile contattare l’Ufficio Quartieri: tel. 059 2033399, email ufficio.quartieri@comune.modena.it). I risultati della valutazione dei progetti presentati saranno pubblicati sulla stessa pagina.

Gli ambiti d’intervento dei progetti per cui è possibile fare richiesta di contributo sono stati rielaborati dall’assessorato insieme ai presidenti di Quartiere. I progetti possono riguardare programmi di animazione del territorio e aggregazione della cittadinanza, per un periodo minimo di sette giorni anche non consecutivi in una specifica area, prevalentemente all’aperto e nelle frazioni cittadine; la promozione della vivibilità e della sicurezza del quartiere; la valorizzazione dei beni comuni: patrimonio architettonico, artistico, culturale e ambientale; la promozione dell’attività motoria nel quartiere e nelle aree verdi; attività formative di pubblica utilità su temi culturali, tecnologici e del benessere individuale; azioni volte a prevenire e ridurre la dispersione scolastica e a sostenere le famiglie e gli individui in difficoltà; la promozione di attività volte a incentivare competenze informatiche, cultura e progettualità digitali; attività di valorizzazione e incentivazione del volontariato e promozione della cittadinanza attiva.

In particolare, nel Quartiere 1 il bando invita a sviluppare iniziative specialmente nelle aree del parco Novi Sad, in piazzale 1 maggio, in zona Cittadella, San Cataldo, piazzale Redecocca e ai Giardini Ducali. Nel Quartiere 2, si suggerisce di creare reti solidali per il sostegno alle povertà presenti nel territorio; di organizzare manifestazioni, anche singole, che coinvolgano un intero rione in più ambiti; di progettare servizi di lunga durata forniti da associazioni in rete, anche in collaborazione con le scuole (per esempio il servizio “pedibus”); a presentare progetti da realizzare nell’area del parco XXII Aprile e zone limitrofe; a proporre iniziative che coinvolgano più aree d’intervento. Il focus del Quartiere 3 dovrà riguardare programmi di animazione in particolare nelle aree dei parchi Amendola, Repubblica e della Resistenza (con progetti volti a valorizzare i temi naturalistico – ambientali e il significato storico del parco), oltre che nella zona de Le Torri di via Viterbo. Mentre nel Quartiere 4, nelle frazioni di Baggiovara e Lesignana, nei rioni Madonnina e Villaggio Giardino, e via della Costellazioni e parco Ferrari, dovranno essere promossi progetti di valenza culturale, aggregativa, di integrazione e recupero sociale, con particolare attenzione alle aree più fragili.

I criteri di valutazione previsti (anche in questo caso definiti in accordo tra l’Amministrazione e i presidenti di quartiere) riguardano la qualità del progetto in termini di: originalità delle proposte, sostenibilità economica e ambientale, complessità di realizzazione, numero e durata degli eventi, gratuità per i partecipanti (fino a 38 punti); l’impatto sul territorio di riferimento, il successo nelle eventuali precedenti edizioni, la capacità di riscuotere l’interesse dei cittadini, la realizzazione in aree particolarmente critiche (fino a 34 punti); il coinvolgimento di realtà associative del territorio, privilegiando la creazione di reti e aggregazioni di associazioni (fino a 13 punti); una nota di apprezzamento motivata assegnata dai Consigli di Quartiere (15 punti).

Ciascun Consiglio, infatti, potrà esprimere una valutazione in merito all’“impatto” delle iniziative nel proprio Quartiere e, in caso di progetti che rappresentino un valore aggiunto per la comunità, potrà attribuire un’ulteriore nota di apprezzamento, adeguatamente motivata, per un massimo del 30 per cento del totale dei progetti presentati per quel territorio. Quindi una commissione tecnica effettuerà la valutazione dei progetti, anche sulla base del verbale elaborato dai Consigli di quartiere, applicando i criteri stabiliti e assegnando un punteggio a ogni progetto, fino alla determinazione del conseguente contributo.