Portare una vecchia lavatrice alla stazione ecologica non è mai stato così virtuoso grazie al Progetto Utile, un gioco di squadra all’insegna dell’economia circolare che nel corso del 2024 ha rigenerato 260 lavatrici con l’obiettivo di donarle a persone fragili sul territorio metropolitano.

Al progetto di gestione circolare dei RAEE, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, Hera partecipa insieme a Dismeco e al Centro di Coordinamento RAEE, con l’obiettivo di recuperare e rigenerare elettrodomestici conferiti in alcune stazioni ecologiche della multiutility.

Dall’avvio del progetto sono state rigenerate 369 lavatrici. Il Progetto Utile è un esempio virtuoso di economia circolare e uno strumento per sostenere realtà che supportano le fasce più fragili della cittadinanza. Alcune delle lavatrici rigenerate, tra l’altro, sono state donate a persone residenti nei territori del Bolognese colpiti dalle alluvioni degli ultimi anni.

 

Come funziona il Progetto Utile

Sono 36 le stazioni ecologiche di Hera coinvolte nel Progetto Utile e sono state selezionate tenendo conto anche della vicinanza con l’impianto di Dismeco, che si trova a Lama di Reno, località del comune di Marzabotto, sull’Appennino bolognese. Le lavatrici conferite nelle stazioni ecologiche vengono portate a Dismeco limitando il più possibile l’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di mezzi di trasporto di ultima generazione. Gli elettrodomestici, raggiunto l’impianto, sono sottoposti a una selezione mirata a individuare quelli potenzialmente rigenerabili.

La fase successiva consiste nella rigenerazione delle lavatrici per renderle nuovamente funzionanti. Qui entra in gioco CNA Bologna con il suo percorso di formazione professionale per manutentori di elettrodomestici.

Una volta riparate e nuovamente funzionanti, le lavatrici vengono donate al Fondo sociale di comunità metropolitano “Dare per Fare”. A gestire la distribuzione a enti e associazioni del territorio che supportano persone in difficoltà pensa VOLABO, l’ente gestore del Centro Servizi per il Volontariato che cura gli aspetti amministrativi, organizzativi e logistici del Fondo di comunità. Il coordinamento complessivo è della Città metropolitana di Bologna.