
Dieci milioni di euro dalla Regione per potenziare le opportunità di accesso ai Centri estivi: 3 in più rispetto agli anni precedenti, con un incremento delle risorse di oltre il 40%. L’impegno, annunciato dall’assessora a Scuola e Welfare Isabella Conti, è confermato, e messo nero su bianco nella delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale.
“Abbiamo voluto fortemente potenziare i Centri estivi, riconoscendone l’importanza fondamentale per le famiglie durante il periodo di sospensione delle attività scolastiche e anche il valore formativo che rivestono per i bambini e le bambine- afferma Conti-. Con questo incremento di risorse, che passano da 7 a 10 milioni di euro, vogliamo garantire un’offerta più ampia, inclusiva e di qualità. Secondo le nostre stime, si potrà allargare la platea dei beneficiari del contributo regionale dai 26mila utenti sostenuti nel 2024 ai 36mila di quest’anno. È uno sforzo consistente ma necessario, perché i Centri estivi non rappresentano solo un sostegno concreto ai genitori che lavorano e che si trovano ad affrontare, nel lungo periodo delle vacanze estive, un problema quotidiano, ma anche un’opportunità di crescita, socializzazione e benessere con cui le ragazze e i ragazzi possono sviluppare competenze, vivere esperienze formative e divertirsi in sicurezza. Abbiamo mantenuto quanto promesso- chiude l’assessora-, dimostrando che il welfare è al centro delle nostre politiche regionali”.
Le famiglie residenti in Emilia-Romagna con figli tra i 3 e i 13 anni (nati dall’01/01/2012 ed entro il 31/12/2022) e i ragazzi con disabilità certificata fino ai 17 anni (nati dall’01/01/2008 ed entro il 31/12/2022) potranno beneficiare di un contributo massimo di 300 euro a figlio, nel limite di 100 euro a settimana, che concorreranno alla copertura totale o parziale, in funzione del costo effettivo, della rata di frequenza settimanale. Il “bonus retta” è destinato a genitori occupati, disoccupati in percorsi di politica attiva, o impegnati in compiti di cura, con un Isee familiare che viene alzato da 24mila a 26mila euro; nel caso di ragazzi con disabilità certificata non è previsto alcun limite rispetto all’attestazione Isee.
“Con questo investimento contiamo di allargare la platea dei beneficiari e investire più fondi nelle aree dove lo scorso anno più domande non sono state soddisfatte- aggiunge Conti-. Vogliamo ampliare la gamma delle opportunità, offrendo servizi educativi e di socializzazione, facilitando la conciliazione vita-lavoro e promuovendo un sistema sociale più forte e inclusivo. Si tratta di un tassello fondamentale nell’ambito del nostro obiettivo di sostegno alla natalità e all’istruzione, pilastri fondamentali per la crescita sociale ed economica dell’intero territorio”.
Le risorse, all’interno del progetto per il contrasto alle povertà educative e la conciliazione vita-lavoro finanziato dal Fondo Sociale Europeo Plus (Fse+), saranno ripartite tra i Distretti socio-sanitari della regione secondo due criteri: 70% (7 milioni di euro) in base alla popolazione residente in età 3-13 anni al 1^ gennaio 2024, 30% (3 milioni di euro) in base alla domanda di accesso registrata nel 2024.
La richiesta del contributo deve essere fatta al Comune/Distretto di residenza, indipendentemente dalla sede del Centro estivo: saranno infatti i Comuni/Unioni di Comuni aderenti al progetto a raccogliere le domande di accesso da parte delle famiglie residenti, a verificarne i requisiti e a concedere i contributi.