
Un tumore che parte dalla mascella e che presto invade tutto: orbita, naso, seni paranasali e base del cranio. L’intera parte destra del volto. “Il problema era grande e la nostra risposta lo è stata altrettanto. Dopo avere eliminato la malattia abbiamo ricostruito le strutture ossee con un intervento complesso e all’avanguardia – spiega il prof. Achille Tarsitano, Direttore Chirurgia Maxillo Facciale IRCCS Policlinico di Sant’Orsola” – In questo caso demolire, senza avere la possibilità di una contestuale ricostruzione di alta precisione, avrebbe significato mutilare il viso sia dal punto di vista estetico che funzionale”.
Un’impresa unica: tre protesi personalizzate realizzate con diversi materiali e grazie all’utilizzo della pianificazione chirurgica virtuale, della realtà aumentata e della tecnologia 3D. Ma non solo: “Abbiamo affiancato alle protesi personalizzate – continua Tarsitano – un trapianto di alcune componenti utilizzando l’osso della fibula del paziente. Il tutto grazie alla collaborazione fondamentale dei colleghi della Chirurgia plastica guidati dal dott. Federico Contedini”.
Un risultato straordinario per un intervento non ordinario se si pensa che fino a pochi anni fa una ricostruzione come questa sarebbe stata difficile anche solo da immaginare. “Per la chirurgia maxillo-facciale l’uso delle tecnologie 3D e della realtà aumentata ha rappresentato una nuova frontiera. Il progetto di ricerca su questa tematica è nato all’interno del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna. In virtù dei positivi risultati ottenuti, è stato possibile trasferire la tecnologia nella pratica clinica. – conclude Tarsitano – Oggi riusciamo a proporre ai pazienti soluzioni che rispettano fedelmente la figura di partenza. Questo è estremamente significativo perché stiamo parlando del volto. L’impatto clinico e sociale è altissimo”.
Il paziente grazie alla sofisticata ricostruzione ha avuto brevissimi tempi di ripresa: dopo cinque giorni dall’intervento ha ripreso a parlare e dopo soli 12 giorni ad alimentarsi normalmente. La vista è rimasta inalterata e dopo 15 giorni dall’intervento era a casa. Oltre alla chirurgia non sono previste altre terapie e quindi si può considerare guarito. Sta seguendo terapie di riabilitazione mirate, compresi esercizi di logopedia.
“Il tumore è comparso per la prima volta 10 anni fa, allora era impossibile fare qualcosa di diverso dalla chirurgia conservativa – racconta Massimiliano – a ottobre è tornato per la terza volta: mi è stato proposto quindi di agire in modo più aggressivo grazie alle protesi e alle nuove competenze. Sono molto grato ai professionisti e non solo ai chirurghi: al Sant’Orsola mi sono sentito a casa tutto il tempo. – continua Massimiliano – Per me è stato fondamentale: ho subito un intervento durato 14 ore e sono stato ricoverato due settimane. Oggi mi riconosco nel mio viso allo specchio e ho potuto contare sulla presenza umana di professionisti straordinari che si sono presi cura di me, mi hanno dato forza e voglia di tornare alla mia vita”.
“In Emilia-Romagna i risultati più stupefacenti della ricerca e dell’innovazione tecnologica in ambito medico sono a disposizione di chiunque ne abbia bisogno – sottolinea l’Assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi– grazie al nostro sistema sanitario pubblico e universalistico, a tecnologie all’avanguardia, e a professionisti d’eccellenza. In concreto, ciò significa permettere a un paziente di guarire da un tumore al volto senza compromettere la qualità della sua vita. In altre realtà, queste tecniche sono riservate solo a pochi privilegiati. Per questo continueremo a lottare per un sistema sanitario che garantisca cure a tutti, compresi i molti pazienti provenienti da altre regioni. Un doveroso ringraziamento e le congratulazioni vanno a tutti i ricercatori e all’équipe chirurgica che hanno permesso di raggiungere questo straordinario risultato”.
CHIRURGIA DI ULTIMA GENERAZIONE: REALTÀ AUMENTATA E TECNOLOGIA 3D
La tecnologia CAD/CAM (Computer Assisted Design – Computer Assisted Manufacturing) permette di progettare digitalmente un intervento demolitivo e ricostruttivo sulla base della TAC del paziente. Attraverso un programma di pianificazione virtuale, è possibile disegnare e stampare in 3D guide di taglio personalizzate, che consentono al chirurgo di replicare con precisione il piano chirurgico virtuale e di realizzare protesi fedelissime con materiali di ultima generazione.
Queste tecnologie di pianificazione virtuale e stampa 3D sono facilitate all’interno dell’IRCCS anche grazie alla presenza dell’eDIMES Lab diretto dalla prof.ssa Emanuela Marcelli dell’Università di Bologna.
La tecnologia CAD/CAM non solo ha rivoluzionato la pianificazione preoperatoria, consentendo ai chirurghi di valutare opzioni e prevedere risultati con precisione, ma ha anche ridotto il rischio di complicanze intra e postoperatorie. La produzione di protesi con materiali biocompatibili ha migliorato significativamente l’adattabilità anatomica e funzionale, contribuendo all’eccellenza nella ricostruzione cranio-facciale. Le protesi realizzate tramite tecnologia CAD-CAM sono inoltre più rapide da produrre rispetto alle tecniche tradizionali, riducendo i tempi di attesa per i pazienti.
LA CHIRURGIA ORALE E MAXILLO FACCIALE DELL’IRCCS
La Chirurgia Orale e Maxillo Facciale dell’IRCCS è stata pioniera in questa metodologia sin dal 2012. Ad oggi sono state impiantate circa 200 protesi personalizzate, rappresentando così la casistica più ampia in ambito nazionale. Centro di eccellenza nazionale accoglie per il 60% pazienti provenienti da altre regioni, dimostrando il suo impegno costante nell’offrire cure all’avanguardia per tutti. Il successo di questa procedura offre speranza e migliora significativamente la qualità di vita per i pazienti, evidenziando il ruolo cruciale della tecnologia e dell’innovazione applicata in un luogo come l’IRCCS.