Nella prima mattinata del 21 marzo 2025, a Spilamberto, il titolare di un noto ristorante – in quel momento chiuso al pubblico – stava effettuando dei lavori all’interno dei locali, quando la sua attenzione veniva catturata da insistenti rumori provenienti dalla porta sul retro del locale.
Avendo di recente “ricevuto” ben tre visite dei ladri, l’uomo si recava in quel punto del locale sorprendendo effettivamente due uomini che, con un piede di porco, cercavano di forzare l’infisso per penetrare nel ristorante.
Il ristoratore notava che uno dei due, peraltro, indossava un giubbotto di sua proprietà asportato nelle precedenti occasioni furtive, e gli urlava istintivamente di restituirgli il maltolto.
I due sconosciuti si davano subito alla fuga a piedi, ma l’esercente, per nulla rassegnato, gli correva dietro avvisando telefonicamente i Carabinieri della locale Stazione, ai quali – durante la corsa a perdifiato – dava istruzioni su quanto accaduto e sulla direzione di fuga dei due.
La pattuglia dell’Arma dirigeva immediatamente in loco e, poco dopo, notava un uomo correre a piedi, riconoscendolo per uno dei due ladri grazie all’accurata descrizione della vittima. L’uomo veniva pertanto fermato, e quasi contestualmente giungeva il ristoratore, che lo indicava ai CC quale uno dei malviventi in interesse, quello che oltretutto indossava il giubbotto prima descritto. L’altro criminale riusciva a dileguarsi a piedi.
I Carabinieri recuperavano il piede di porco di cui nella fuga il ladro si era disfatto, ponendolo in sequestro. L’uomo, un marocchino di 27 anni residente in Italia e noto alle Forze dell’Ordine, veniva tratto in arresto nella flagranza del reato di tentato furto aggravato in concorso.
Condotto nella mattinata odierna innanzi al Giudice del Tribunale di Modena, veniva giudicato con rito direttissimo e nei suoi confronti, una volta convalidato il provvedimento adottato dai Carabinieri, veniva disposto l’obbligo di dimora a Fiorano Modenese con presentazione quotidiana a quei Carabinieri.
All’indagato veniva imputato dal Giudice anche un pregresso episodio furtivo in danno della vittima, avvenuto lo scorso febbraio 2025, durante il quale venivano asportati – oltre al giubbotto, ieri restituito dai militari alla vittima – del denaro dal registratore di cassa e delle bottiglie di vino pregiato. Per quest’ultimo episodio verrà giudicato in prossima udienza.