Avrebbe allungato le mani sulla nipotina a più riprese, con palpeggiamenti e toccamenti piuttosto spinti. Una vicenda pesante, delicata che sarebbe andata avanti sino al 2017. Fra il nonno e la bambina, figlia del figlio dell’uomo, entrambi dell’area del distretto ceramico reggiano, c’era molta confidenza, ma gli atteggiamenti dell’anziano nonno hanno preso una piega più sessualmente esplicita turbando profondamente la bambina.
A scoprire l’aberrante vicenda la madre della piccola che avuta certezza degli accadimenti si è rivolta ai carabinieri della stazione di Rubiera formalizzando la relativa denuncia. E proprio sugli atti delle indagini, condotte dai carabinieri di Rubiera sotto il costante coordinamento della Procura reggiana coordinata dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, si è fondato il giudizio del Tribunale di Reggio Emilia che in data 28.10.2020 riconosceva colpevole l’odierno arrestato condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione con l’applicazione in maniera perpetua delle pene accessorie dell’interdizione dell’esercizio di Tutela e Curatela, interdizione dei Pubblici Uffici, e l’interdizione Legale durante la pena.
La sentenza di condanna, confermata dalla Corte d’Appello di Bologna con sentenza del 12.4.2024, è divenuta esecutiva il 7 marzo 2025. L’esecutività della sentenza di condanna ha visto l’ufficio esecuzioni Penali della Procura reggiana emettere l’ordine di esecuzione per la carcerazione che è stato trasmesso per l’esecuzione ai Carabinieri della Stazione di Rubiera. I militari della stazione di Rubiera, ricevuto il provvedimento restrittivo, vi davano esecuzione raggiungendo l’uomo nella sua abitazione da dove lo conducevano in caserma. Dichiarato in stato d’0arresto, al termine delle formalità di rito, veniva tradotto presso la competente Casa Circondariale per l’espiazione della pena.